Variante Centaurus Covid. Registrato in Italia un primo caso. Questa variante riscontrata per la prima volta in India nel mese di Maggio è sotto stretta osservazione in quanto manifesta un alto grado di trasmissibilità.
Si evince questo dalla schede di aggiornamento epidemiologico e monitoraggio, per quanto riguarda la settimana dall’11 al 17 Luglio. In quei giorni sarebbe stata riscontrata una variante Covid risultata essere, poi, proprio la variante Centaurus, dall’Istituto Superiore della Sanità.
Il caso riscontrato sarebbe proprio una sotto variante Ba.2.75 cosiddetta “Centaurus”.
Variante questa tenuta sotto stretta osservazione fin dalla sua comparsa per la prima volta in India. A variare sarebbe proprio la regione riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti. Con questa modifica il Virus sarebbe o potrebbe essere praticamente invisibile ai vaccini.
Da qui la preoccupazione e l’allarme di rischio, se così fosse, infatti, questa variante sarebbe in grado di mettere in campo un alto grado di trasmissibilità.
Naturalmente siamo ancora nella sfera delle ipotesi e la stretta osservazione riservata a questa ulteriore variante sarebbe proprio un timore da parte della scienza di non rimanere spiazzata.
Ad essere predominante quale ceppo di infezione oggi è la variante Omicron 5 con il 75% dei casi.
La variante Centaurus
A confermare che è presto affinché dalle preoccupazioni si passi ad un vero e proprio allarme, per quanto riguarda la variante Centaurus, sono alcuni virologhi illustri.
Il primo è stato già qualche settimana fa il Direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. Crisanti ha, infatti, dichiarato che non ci sono elementi certi per stabilire che la Centaurus possa diventare il ceppo prevalente.
La preoccupazione, secondo lui, però, resta in quanto Centaurus a questo punto potrebbe non solo essere invisibile ai vaccini ma potrebbe aggredire anche chi è stato già vittima di varianti diverse quali Omicron ad esempio.
A fargli eco è stato, poi, il Dottor Clementi. Secondo il virologo italiano, addirittura, la variante Omicron avrebbe depotenziato il virus iniziale rendendolo oggi solo una brutta infezione delle vie respiratorie superiori. Una grave polmonite insomma.
Da qui a stabilire, invece, che la nuova Ba.2.75 (di cui ad oggi è stato riscontrato in Italia un solo caso) possa diventare predominante e portare conseguenze gravi ce ne vuole.
Intanto in Italia, oggi 29 Luglio, sono 54.088 i nuovi casi di Corona Virus a fronte dei circa 280.000 pazienti tamponati. La percentuale è del 19% leggermente in calo ma, comunque, stabile da qualche giorno. La variante predominante è ancora la Omicron.