Varici alle gambe: quali sono i sintomi? Cosa fare? Le vene varicose sono quelle che si dilatano e che possono apparire di un colore bluastro o viola. Si presentano ingrossate sulla superficie della pelle. Si possono localizzare soprattutto sulla parte posteriore dei polpacci o sulle cosce. Sono originate da un fenomeno di insufficienza venosa, un accumulo di sangue, che tende a dilatare la vena. Possono influire cambiamenti ormonali, fattori ereditari o esposizione al sole, ma anche l’avanzare dell’età, l’obesità e il periodo della gravidanza rappresentano dei fattori di rischio. Dal punto di vista sintomatologico, sono molto visibili, anche se le cure per le varici a disposizione sono diverse.
I sintomi
I sintomi delle varici alle gambe sono caratteristici, perché consistono in delle grosse vene visibili sulla pelle, gonfiore alle caviglie e ai piedi, prurito, specialmente alle caviglie, pelle scolorita nella zona colpita e sensazione di gambe pesanti. Il tutto può essere accompagnato anche da dolori o crampi.
Cosa fare
Il trattamento più comune per le vene varicose è la scleroterapia: viene iniettata una soluzione endovenosa, che determina il rigonfiamento delle vene. Tutto questo ferma il flusso del sangue e la vena si trasforma in tessuto cicatriziale. Esiste anche un trattamento laser: si tratta di trasmettere lampi di luce molto forti sulla vena, per indebolire progressivamente il vaso sanguigno, in modo che esso possa scomparire. Ogni seduta dura dai 15 ai 20 minuti e di solito il problema si risolve nel giro di un percorso che va dai 2 ai 5 trattamenti. E’ un approccio terapeutico più adatto per i capillari, mentre per i vasi più grossi bisogna optare per altri tipi di cure.
C’è l’intervento chirurgico vero e proprio, che è usato soprattutto per trattare le vene varicose molto ingrossate. L’operazione può consistere nella legatura chirurgica, per chiudere le varici e rimuoverle dalla gamba, senza pregiudicare la circolazione sanguigna. Si può scegliere anche la flebectomia: vengono realizzati dei piccoli tagli nella pelle e viene estrapolata la vena dalla gamba. C’è anche la chirurgia vascolare endoscopica: si utilizza una piccola videocamera per guardare all’interno delle vene e poi, attraverso dei piccoli tagli, si procede alla rimozione delle varici.
Fondamentale è la prevenzione. Rientrano fra le strategie preventive l’attività fisica praticata con regolarità, soprattutto esercizi per snellire e tonificare le cosce, il controllo del peso corporeo, l’uso delle calze elastiche e la dieta che si basa sulla riduzione del sale da cucina e che, allo stesso tempo, possa essere fondata su un consumo di alimenti che contengono molte fibre, come la frutta, la verdura e i cereali integrali.