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Categories: Spettacoli

Vasco Rossi: 7 curiosità che non conoscevi

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Per i 65 anni di Vasco Rossi 7 curiosità da scoprire sul rocker di Zocca, il cantautore più amato dagli italiani nonché uno dei più prolifici, con 30 album e più di 150 canzoni all’attivo. Nato nel piccolo comune modenese il 7 febbraio 1952, diplomatosi ragioniere e fermatosi a soli 8 esami dalla laurea in pedagogia, Vasco ha esordito sul mercato discografico nel 1977 con il 45 giri Jenny/Silvia, prima gemma di una vasta collezione di successi (anche se all’epoca i brani passarono quasi inosservati) che ha scandito l’esistenza di almeno due generazioni di fan, regalando un interminabile numero di evergreen senza tempo. Una carriera leggendaria che verrà opportunamente celebrata il 1° luglio 2017 con un mega concerto a Modena per celebrare i 40 anni di carriera. Ma scopriamo adesso le 7 curiosità su Vasco Rossi che forse non conoscevate.

La prima apparizione in TV

La prima apparizione di Vasco Rossi in TV è datata 10 gennaio 1979, quando il rocker partecipò come concorrente alla trasmissione 10 Hertz condotta sulla Rai da Gianni Morandi. Nell’occasione il Blasco cantò il brano ‘La strega (la diva del sabato sera)‘, tratta dal suo secondo album ‘Non siamo mica gli americani’.

Una villetta per la mamma

Con i guadagni dell’album Bollicine del 1983 e dei concerti del relativo tour, Vasco Rossi realizzò un suo vecchio sogno: quello di comperare una villetta dove poter abitare con la mamma Novella. Acquistò quindi la villetta di Verucchia, una frazione di Zocca, che è poi diventata la sua seconda casa ed è oggi considerata un luogo di culto dai fan.

L’autografo di Frank Sinatra

Vasco Rossi è sempre stato un grande ammiratore di Frank Sinatra e nel 1991, al termine di un concerto che The Voice aveva tenuto a Milano, si intrufolò dietro le quinte per chiedergli un autografo. Il mitico crooner, che stava beatamente sorseggiando un bicchiere di Jack Daniel’s, inizialmente rifiutò di incontrarlo, ma grazie all’intermediazione del produttore Pier Quinto Carreggi, che spiegò a Sinatra chi fosse quell’ammiratore, Vasco riuscì a ottenere un incontro con Frank e il tanto agognato autografo.

I gusti musicali del Blasco (e l’endorsement per Ligabue)

Nel 1993, durante la conferenza stampa di presentazione dell’album Gli Spari Sopra, Vasco Rossi rivelò i suoi gusti musicali, inserendo anche qualche nome a sorpresa: ‘Io ascolto i Pearl Jam, i Red Hot Chili Peppers, i Nirvana, gli U2, e ho riscoperto i Simple Minds; degli italiani penso che i Litfiba tengano alto il nome del nostro rock anche se non mi piace il loro modo di scrivere i testi. Ligabue è un bel talentone e farei attenzione a un giovane che si chiama Marcello Pieri’.

La scuola intitolata a Vasco Rossi

Nel 1995 una scuola, precisamente un istituto elementare di Calcinaia, in provincia di Pisa, venne intitolata a… Vasco Rossi! In realtà doveva essere intitolata a Vasco Corsi, un partigiano morto in Francia l’anno prima e che era originario proprio di Calcinaia, ma a causa di un errore burocratico oppure per la semplice distrazione di un impiegato, la scuola si trovò intestata al rocker emiliano! Lo sbaglio fu corretto dopo tre giorni e Vasco commentò divertito l’accaduto, ricordando che il cognome di sua madre da nubile era proprio Corsi.

Il record di Vasco Modena Park

Con più di 180mila biglietti venduti in poche ore, Vasco Modena Park, il live previsto il 1° luglio 2017 per festeggiare i 40 anni di carriera di Vasco Rossi, è già diventato il concerto con più spettatori paganti che sia mai stato tenuto in Europa e potrebbe presto guadagnare anche il record mondiale assoluto. Il precedente primato europeo apparteneva a un altro cantante italiano, Luciano Ligabue, con 165mila spettatori a Campovolo 2005, mentre il record del mondo è dei norvegesi A-ha con 198mila biglietti venduti in un concerto a Rio de Janeiro del 1991.

La Fiat Ritmo di Albachiara

È rispuntata di recente, ritrovata a Sassuolo dopo che per vent’anni non se n’era saputo più nulla, la mitica Fiat Ritmo 65 cl color grigio jet che Vasco Rossi comprò il 3 ottobre 1979, pagandola 5 milioni e 320mila lire, con i guadagni di Albachiara. L’auto, che si trova adesso nell’officina di Massimo Turrini, il meccanico che l’ha salvata dalla rottamazione, rimase di proprietà del rocker fino al 1981, quando fu venduta a un’altra persona. La vettura è in pessime condizioni, anche perché è rimasta a lungo abbandonata in campagna, ma Turrini ha garantito che la metterà a posto ‘per soddisfazione personale’.

Raffaele Dambra

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