Si è costituito ai carabinieri Cleto Tolpeit, 45 anni, l’uomo che ha aggredito e ucciso l’anziana madre 87enne, Irma Denicolò, in seguito a un litigio generato per via della presenza di un pezzo di carne all’interno del frigorifero della casa. L’uomo, che viveva con la genitrice in una villetta di San Lorenzo di Sebato in val Pusteria (provincia di Bolzano), non avrebbe sopportato la presenza di quel cibo in casa, poiché vegetariano. Dopo l’alterco con la madre ha afferrato un coltello e si è avventato su di lei, infierendo brutalmente e massacrandola con numerosi colpi.
Tra gli abitanti del paese di Tolpeit si mormora che in passato lui ha avuto qualche problema psichico, ma è stato definito “alternativo e tranquillo” ma sicuramente non violento.
Dopo l’insano gesto, causato da una futile discussione per la presenza di un pezzo di carne nel frigo, il vegetariano Tolpeit ha chiamato i soccorsi, ma per la donna non c’era più niente da fare. Nella stessa villetta risiedono anche la sorella e il fratello dell’uomo, che però non sono stati in grado di intervenire per scongiurare il peggio.
L’uomo si sarebbe giustificato dicendo di aver ammazzato la madre “pensando di farle del bene“, perché era vecchia, anche se a quanto si è appreso, la donna, nonostante l’età avanzata, godeva di una perfetta salute.
Entrando in tribunale a Bolzano, l’uomo si è messo in posa davanti ai fotografi facendo il segno della vittoria. Il giorno dopo la sua prima custodia in carcere a Bolzano, Tolpeit ha chiesto di poter disegnare con i suoi colori. Ma durante l’incontro per l’udienza preliminare si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Cleto Tolpeit, quindi, è apparso agli inquirenti come ”sconnesso” con la realtà.
I legali dell’uomo hanno dunque annunciato di volere richiedere una perizia psichiatrica per verificare se, al momento dell’omicidio, Cleto Tolpeit fosse in grado di intendere e di volere.