E’ morto a 18 anni Giuliano de Seta, travolto a Venezia da una lastra di metallo. Stava svolgendo uno stage, nella ditta BC Service, per avere dei crediti scolastici. Era al quinto anno dell’ Istituto tecnico di Portogruaro. Residente a Ceggia, nel veneziano, non ha fatto più ritorno a casa.
Ancora una morte bianca, ancora un morto sul lavoro. Una tragedia immane che ogni anno produce migliaia di morti, una strage silenziosa che sì, a volte viene raccontata ma che sembra non scalfire nessuno.
Si parla tanto di sicurezza sul lavoro, si parla tanto di diritti ma, poi, alla fine dei fatti, ci si trova a fare i conti con tragedie del genere, sconvolgenti.
Morte sul lavoro, viene definita così quella di Giuliano ma in realtà si trattava di uno stage, un qualcosa organizzato dalla scuola, la sua, un Istituto superiore di Portogruaro, un istituto tecnico che prepara i ragazzi per il mondo della fabbrica.
Era lì per avere dei crediti scolastici Giuliano. Si trovava in una ditta specializzata nella lavorazione dei metalli, forse immaginava un giorno, dopo il diploma, di poter lavorare proprio in quella azienda.
E’ venerdì 16 settembre, la ditta è la BC service, una azienda di Noventa di Piave, sono quasi le 17 orario di chiusura, una lastra di metallo poggiata su dei cavalletti travolge il giovane studente. La lastra si sposta, forse cedono i cavalletti, qualcosa forse la urta, la dinamica sarà ancora tutta da chiarire ma Giuliano viene travolto.
Schiacciato sotto quel peso enorme rimane bloccato. Sono rapidi i soccorsi, allertati dai presenti, sul luogo arrivano i sanitari del 118, i vigili del fuoco e il servizio specializzato e competente negli incidenti sul lavoro, lo Spisal.
Per il giovane 18enne, purtroppo, però, non c’è più nulla da fare, troppe e troppo gravi le ferite riportate. Il peso di quella lastra enorme non lascia scampo ed il ragazzo morirà di lì a poco.
Una tragedia immane, resa ancora più inaccettabile dalla giovane età del ragazzo, uno studente di una scuola, si trovava in fabbrica per uno stage, per dei crediti scolastici che gli sarebbero serviti per il suo percorso formativo, che lo avrebbero accompagnato all’esame di maturità.
Giuliano de Seta, la vittima, purtroppo però, non ha più fatto ritorno a casa, non potrà più diplomarsi. Non potrà mai lavorare in quella fabbrica dove, osservandola, magari immaginava di lavorare un giorno dopo il diploma.
La sciagura riaccende le polemiche. Le stesse polemiche che sempre scoppiano in circostanze simili. Quelle polemiche che, poi, dovrebbero servire a creare le condizioni affinché mai più si ripeta una simile raccapricciante atrocità.
“Non può succedere, non deve succedere” scrive Enrico Letta, segretario del PD, su Twitter, parlando di quanto avvenuto oggi a Venezia, come una tragedia agghiacciante che lascia attoniti.
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