Un dono fatto con il cuore che, di certo, non si aspettava di ricevere. Ma l’affetto dei suoi colleghi è stato più grande e, per questo, gli hanno regalato le loro ore di congedo.
270 ore per stare con i suoi figli dopo la tragica morte della moglie. Un gesto che non è passato inosservato.
Per dei bambini, la perdita di un genitore lascia un grandissimo vuoto da colmare. E quando a lasciarli è la mamma, la disperazione diventa molto molto più grande. La storia che stiamo per raccontarvi è quella di Andrea, papà che, da un giorno all’altro, si è visto crollare il mondo addosso.
Sua moglie Chiara è venuta a mancare pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico dei suoi figli. La disperazione, il vuoto lasciato e la terra che ti viene a mancare sotto i piedi. Andrea è disperato: sa che adesso dovrà fare sia da padre che da madre ai suoi ragazzi di 11 e 13 anni, e non sarà di certo facile.
Allo stesso tempo, c’è anche il lavoro che, di certo, non può abbandonare in un momento così complicato. Che fare allora? Ed ecco che, in modo quasi inaspettato, arriva il gesto dei suoi colleghi di lavoro: delle ore di congedo regalategli proprio per stare vicino ai suoi ragazzi in questo periodo così difficile.
Non poche ore 8che non sarebbero servite a nulla), ma bensì 270 ore di congedo. Un dono grande, in vero e proprio gesto di solidarietà che i colleghi della società di servizi “Veritas”, dove Andrea lavora, gli hanno fatto.
La morte di Chiara dopo aver lottato contro il male, un tumore al seno, i ragazzi sempre vicini alla loro mamma sino all’ultimo giorno e Andrea che, pur di stare con lei, aveva finito i suoi giorni di ferie e i permessi vari. Ma ora che Chiara non c’è più, è necessario per lui stare quanto più possibile accanto ai suoi figli. Dall’apertura di un canale Telegram per donare le ore e, nel giro di pochissimo tempo, il risultato che viene raggiunto spontaneamente dai suoi colleghi.
Un dono che in tanti ancora avrebbero voluto fare, ma il risultato era stato già raggiunto. 270 ore sono circa 30 giorni di lavoro retribuito, che permetteranno ad Andrea di stare con i suoi figli, riorganizzare la sua e la loro vita ma, soprattutto, iniziare ad affrontare un dolore che mai potrà esser colmato e superato del tutto.
Il funerale celebrato proprio il giorno prima del ritorno in classe dei suoi figli: era la mamma ad occuparsi dei ragazzi, dalla scuola a tutte le loro attività. E vederla mancare così, da un giorno all’altro, è stato un duro colpo per i ragazzi. Ma ora c’è il loro papà che, con tutto l’amore che ha, saprà aiutarli e dar loro forza per andare avanti. Sempre con il cuore rivolto alla mamma.
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