Venezuela: falso il rapporto Onu che denuncia le torture nel Paese

ll governo minaccia di adottare misure politiche e diplomatiche per impedire il rinnovo del mandato della Missione delle Nazioni Unite nel Venezuela.

Diosdado Cabello
Diosdado Cabello – NanoPress.it

Il governo di Nicolás Maduro ha impiegato un paio di giorni per dare una risposta formale al rapporto della Missione conoscitiva delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Venezuela. Il documento indica direttamente al presidente, Diosdado Cabello e ad altri leader chavisti di monitorare personalmente l’esecuzione delle torture e il trattamento crudele dei prigionieri politici.

Maduro severo nei confronti del rapporto Onu

L’inchiesta sostiene che si trattava di un modo di agire sistematico. “Il Venezuela esprime il suo più categorico ripudio delle false e infondate accuse mosse dalla presunta Missione conoscitiva internazionale, in un nuovo opuscolo presentato il 26 settembre 2022 davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite” si legge nel comunicato del ministero degli Esteri.

Il testo lamenta “l’uso politicizzato dei diritti umani come strumento per minare la sovranità” e ribadisce “la sua ignoranza di questo tipo di meccanismi paralleli, barbari e interferenti”. Héctor Constant, ambasciatore venezuelano a Ginevra, aveva pronunciato un discorso dopo la presentazione dell’indagine, fatto da Marta Valiñas, capo della Missione, in cui ha descritto le conclusioni del panel di esperti come uno “pseudo rapporto”, portatore di ” interessi oscuri” contro il Paese

“Ci dispiace dover venire ancora una volta in questo Consiglio per confermare la sua terribile politicizzazione, testimoniata ancora dal recente intervento che abbiamo appena ascoltato, nonché dalla presunta relazione che lo accompagna e che respingiamo categoricamente nella forma e nel fondo”.

Questa sarebbe la terza puntata in tre anni realizzata da commissioni di esperti indipendenti delle Nazioni Unite che documentano le violazioni sistematiche dei diritti umani in Venezuela, il terribile stato delle carceri, l’assassinio di oppositori nelle strade, o che documentano la grave crisi umanitaria che colpito nel paese dal 2014 al 2021 a causa della carenza di cibo e medicine.

Il governo del Venezuela ha promesso di intraprendere ritorsioni politiche e diplomatiche

Sebbene i suoi risultati siano stati ampiamente commentati da vari portavoce, attivisti civili, ONG per i diritti umani, accademici e leader dell’opposizione sui social network, le sue conclusioni e l’impatto sono stati chiaramente neutralizzati e censurati dai media del paese, che hanno omesso il tema. I partiti politici hanno generalmente fatto pochi commenti su questo dibattito.

Nicolás Maduro
Nicolás Maduro – NanoPress.it

Il governo del Venezuela ha promesso di intraprendere ritorsioni politiche e diplomatiche contro quelle nazioni che sostengono o votano affermativamente sul suo contenuto in eventi futuri, o contro quei paesi che sostengono l’estensione del mandato della Missione conoscitiva delle Nazioni Unite sul Venezuela.

“Le nostre indagini e analisi mostrano che lo stato venezuelano utilizza i servizi di intelligence e i loro agenti per reprimere il dissenso nel Paese. Ciò porta alla commissione di gravi crimini e violazioni dei diritti umani, compresi atti di tortura e violenza sessuale.

Queste pratiche devono cessare immediatamente e i responsabili devono essere indagati e perseguiti secondo la legge”, aveva dichiarato Valiñas, presidente della Missione delle Nazioni Unite, indicando i direttori del Servizio di intelligence bolivariano, Sebin e la Direzione generale del controspionaggio militare, Dgcim, in quanto direttamente responsabile di tali atrocità.

Diosdado Cabello, primo vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela al potere, è stato il primo leader chavista a fare apertamente riferimento alla questione in una conferenza stampa trasmessa dalla Venezolana de Televisión, di proprietà statale. “Continuano ad accusarci di mille barbarie, ma a questo punto non accettiamo ricatti da nessuno. Credono che attaccando il presidente Maduro, me o altri che lo segnalano, con questo avremo paura o che la gente ci crederà”.

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