iTunes Music Store di Apple fu lanciato nel 2001: da allora, il mondo della fruizione musicale cambiò per sempre.
28 aprile 2003: il mondo della musica sta per cambiare per sempre. Un nome che rivoluzionerà la fruizione musicale diventerà presto sinonimo di innovazione: iTunes Music Store. Il celebre servizio di streaming musicale targato Apple compie 20 anni dall’uscita sul mercato. Ripercorriamo insieme le tappe fondamentali di questa incredibile avventura digitale, che portò a un accordo tra Steve Jobs e case discografiche.
iTunes Music Store compie 20 anni e questo data rappresenta un importante traguardo per Apple. Questo store, infatti, ha cambiato radicalmente il modo in cui ascoltiamo musica.
Prima dell’avvento di iTunes Music Store, la fruizione musicale era legata all’acquisto dei CD o alla pirateria online. Grazie a Steve Jobs e al suo accordo con le case discografiche, è stato possibile creare un servizio di streaming che consentisse ai consumatori di acquistare canzoni individuali senza dover comprare l’intero album.
Il catalogo offerto da iTunes Music Store è cresciuto, anno dopo anno, fino ad includere milioni di tracce musicali provenienti da tutto il mondo. Questo store ha aperto nuovi orizzonti per gli artisti emergenti che ora possono facilmente distribuire la loro musica attraverso i servizi digitali.
Oggi iTunes Music Store continua ad essere uno dei principali concorrenti sul mercato della musica digitale, insieme a Spotify ed Amazon Music Unlimited: tutti questi servizi hanno portato grandi vantaggi agli appassionati della musica moderna che cercano nuove forme di intrattenimento e divertimento.
iTunes Music Store, il negozio di musica digitale creato da Apple nel 2003, ha rivoluzionato la fruizione della musica. Come è stato possibile realizzare un progetto tanto ambizioso? L’accordo di Steve Jobs con le case discografiche ha rappresentato una svolta epocale nella storia dell’industria musicale.
Fino a quel momento, l’acquisto e la riproduzione della musica avveniva principalmente tramite supporti fisici come i CD. Tuttavia, Jobs intuì che il futuro della musica sarebbe stato digitale e creò iTunes Music Store per soddisfare questa esigenza emergente del mercato.
Per convincere le case discografiche ad aderire al progetto, Jobs utilizzò tutta la sua abilità persuasiva. Riuscì, infatti, a mettere d’accordo tutte le grandi etichette musicali sulla vendita dei loro brani in formato digitale su iTunes Music Store.
In questo modo nacque uno store online capace di offrire milioni di canzoni scaricabili in pochi click e fruibili su qualsiasi dispositivo Apple. Questa innovazione portò alla diffusione globale del formato MP3 e alla fine dell’era dei dischi fisici.
L’accordo tra Steve Jobs e le case discografiche fu, quindi, fondamentale per lo sviluppo del mercato musicale digitale. Grazie a esso, si aprirono nuovi orizzonti per l’industria musicale che oggi può contare su numerose piattaforme digitali dove acquistare o ascoltare legalmente la propria musica preferita.
Con l’avvento della musica digitale, il CD ha subito un duro colpo. Le canzoni digitali hanno rappresentato uno smacco per questo formato fisico che aveva dominato il mercato musicale per decenni.
Perché le canzoni digitali hanno avuto così tanto successo? La risposta è semplice: la comodità di poter ascoltare la propria musica preferita ovunque e in qualsiasi momento. Con iTunes Music Store, Apple ha reso possibile acquistare singole tracce o interi album con pochi clic al prezzo conveniente di 99 centesimi a brano.
Con lo sviluppo degli smartphone e dei tablet, l’ascolto della musica digitale si è ulteriormente semplificato e diffuso. Oggi possiamo portare migliaia di brani nella nostra tasca senza dover trasportare pesanti valigie piene di CD.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che alcuni appassionati preferiscono ancora oggi collezionare i loro artisti preferiti in formato fisico. Per molti amanti della musica infatti, tenere tra le mani un album può essere una vera esperienza sensoriale che va oltre la semplice riproduzione audio.
Le canzoni digitali sono sicuramente state una rivoluzione nel modo in cui fruiamo la musica, ma non devono necessariamente sostituire completamente il buon vecchio CD.
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