Il furto di un furgone per uccidere un ciclista e poi scappare via. Alla guida c’era un 25enne appena uscito dal carcere poche ore prima, proprio per andare a lavorare. Cosa è successo.
Una situazione inverosimile, quanto irreale. Lui era uscito dal carcere solo qualche ora prima per recarsi a lavorare, ma la voglia di rubare qualcosa è stata più grande.
Lui, 25 anni, tanti precedenti alle spalle e appena uscito dal carcere di Bollate per una giornata a lavoro, prima di ritornare in cella per la notte. Questa doveva essere la sua giornata, quella di Vasco Dall’Osto. Ma ha pensato di fare tutt’altro.
Era stato arrestato nel 2019 per aver ridotto in fin di vita un pusher che gli aveva venduto carta al posto della cocaina. Ma questo non l’aveva fatto desistere dall’ammazzare ancora. Infatti, non appena uscito dalle porte dell’istituto penitenziario, ha rubato un furgone ed ha iniziato a seminare il panico per le strade di San Giuliano Milanese.
Purtroppo, lungo la sua strada, è comparso un ciclista di 78 anni, Renato Borsotti, risiedente proprio a San Giuliano. Il 25enne alla guida non si è fatto scrupoli e lo ha investito, ammazzandolo sul colpo. Ma non è finita qui: ha tentato di scappare dopo essersi accorto di quello che era accaduto, ma è stato tutto inutile. È stato intercettato dalle Forze dell’ordine e nuovamente arrestato e portato in carcere, togliendogli così, anche, il permesso di uscire per andare a lavorare.
Quando Dall’Osto fu arrestato nel 2019 per la “truffa” della droga che aveva subito, non c’aveva pensato su due volte a tornare indietro dal pusher per farsi giustizia da solo. Aveva spinto lo spacciatore giù dalla rampa di un parcheggio e per poco non lo ammazzava sul colpo. Anche in quel caso, grazie ad un video che aveva ripreso la sua spedizione punitiva, le forze dell’ordine lo arrestarono immediatamente e lo condussero in carcere a Bollate.
Lo stesso carcere dove, ora, tornerà di nuovo con l’accusa, però, di omicidio. Il 25enne doveva recarsi, insieme ad un altro suo collega, a Sesto Ulteriano per lavorare. Nel pomeriggio però, alterato dall’alcool, aveva litigato con i colleghi di lavoro, aveva aggredito i titolari di un’officina e, nonostante la patente gli fosse stata sospesa, ha rubato un furgone e ha iniziato a seminare il panico per le strade.
Fino a quando non ha investito il 78enne a bordo della sua bicicletta, centrandolo in pieno. Nonostante il pronto intervento del personale medico del 118, per l’anziano non c’è stato più nulla da fare, era morto sul colpo. Il 25enne, ha anche, tentato una improbabile fuga ma il suo mezzo è rimasto bloccato nel fango. Per questo, l’ha abbandonato e si è dato alla fuga a piedi, anche spogliandosi e lanciandosi in un laghetto nelle vicinanze per mimetizzarsi e non esser riconosciuto.
Ma a nulla è servito: è stato rintracciato ed arrestato.
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