Lo sfogo del padre del bimbo picchiato a Ventimiglia, dal compagno 70enne della nonna. “Deve marcire. Ha avuto il coraggio di venire in ospedale”.
Non riesce a darsi pace il padre del piccolo Ryan, bambino di 6 anni picchiato brutalmente a Ventimiglia dal compagno della nonna. In un primo momento il 70enne, adesso indagato, aveva riferito di aver trovato il bimbo già ferito, adesso è arrivato il post-sfogo del padre su Facebook: “Deve marcire lentamente”.
Ventimiglia, lo sfogo del padre di Ryan: “Non riesco a darmi pace”
Un post di sfogo del padre di Ryan, dove l’uomo racconta di non riuscirsi proprio a dare una spiegazione. E di spiegazioni al momento per questo folle gesto ce ne sono veramente epoche. Come si può infierire su un bimbo di 6 anni a tal punto da ridurlo in fin di vita? Tutte queste domande sono state poste al 70enne compagno della nonna del bambino di 6 anni, che al momento si trova in gravi condizioni all’ospedale di Genova Gaslini.
Su Facebook dunque il papà di Ryan ha scritto di essere sconcertato: “Non riesco a darmi pace” esordisce. “Non posso sopportare che gli sia stato fatto questo” prosegue poi l’uomo in tutta la sua frustrazione e impotenza davanti a questa tragedia: “Quell’uomo ha avuto il coraggio di venirmi a confortare in ospedale. Deve marcire lentamente“.
“Dove hai trovato la forza di compiere un gesto simile? Sempre se è questa la verità” Si, perché in un primo mento pare il compagno della nonna – adesso indagato per il pestaggio – avesser raccontato di aver trovato Ryan ferito per strada e che sarebbe stato un pirata della strada ad averlo ridotto in quelle condizioni. Prosegue ancora il padre su Facebook nel suo messaggio stavolta rivolgendosi al bambino, sperando che tutto possa andare per il meglio: “Figlio mio, lotto con tutto me stesso per te, per i tuoi diritti e per la tua dignità”.
I fatti il 19 dicembre
Era il 19 dicembre quando il 70enne, incaricato insieme alla nonna di badare al piccolo, aveva dato l’allarme. L’uomo aveva raccontato di aver trovato Ryan per terra, dopo essergli sfuggito in un attimo di distrazione, e che fosse stato investito.
Ma nessuna macchina era stata individuata dalle telecamere di sorveglianza. Inoltre, a fare insospettire gli investigatori, anche il tragitto dell’uomo che si era recato sul posto di lavoro del padre.
Nella giornata di ieri il compagno della nonna del bambino – di 6 anni – si è recato di sua spontanea volontà in caserma con il suo avvocato autodenunciandosi. L’uomo avrebbe confessato di aver picchiato il bimbo dopo un rimprovero probabilmente, finito in pestaggio “perché lo avrebbe infastidito”. Il motivo di tale violenza inaudita rimane un mistero però. Adesso anche la nonna è indagata per favoreggiamento.
Il piccolo si trova al momento a Genova in ospedale con un polmone collassato e otto costole rotte, in prognosi riservata.