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A bordo del bus coinvolto in un grave incidente sulla A4 c’erano 54 persone più il conducente. 16 studenti sono morti mentre 39 feriti sono stati ricoverati. Sembra che il bus sia finito fuori strada nei pressi del casello autostradale. I vigili del fuoco fanno sapere che l’incidente si è verificato in direzione Venezia, verso l’uscita di Verona est. Non ci risultano altri veicoli coinvolti nell’incidente.
Girolamo Lacquaniti, capo della polizia stradale nella città di Verona, ha spiegato, intervenendo a SkyTg24, che la maggior parte dei passeggeri del bus sono studenti adolescenti accompagnati da insegnanti e genitori. Sembra che il bus, ungherese, di ritorno da un viaggio in Francia, sia finito fuori strada nei pressi del casello autostradale, si sia schiantato contro un pilone dell’autostrada e che abbia poi preso fuoco.
Si tratterebbe quindi di una fuoriuscita autonoma del veicolo. Fra le ipotesi ci sono un malore, un colpo di sonno o un guasto meccanico, ma ora la polizia giunta sul posto dovrà fare una serie di accertamenti importanti per capire il perché di questa strage. “Le indagini saranno attente e scrupolose, dovranno far piena luce su una tragedia di dimensioni difficili da descrivere”. “Stiamo vagliando tutte le testimonianze, stiamo ascoltando i ragazzi. Ma oltre ai testimoni diventano fondamentali gli accertamenti tecnici e scientifici”, ha precisato il capo della polizia.
Non ci sono segni di frenata
Lacquaniti ha raccontato cosa ha visto dopo il terribile incidente che si è verificato nella notte sulla autostrada A4 vicino a Verona. Il bus ungherese che ha preso fuoco sulla A4 “è finito contro un pilone che sostiene il cavalcavia che porta al casello di Verona est. Purtroppo l’impatto è stato devastante, perché aveva una velocità abbastanza sostenuta. Non abbiamo apprezzato segni evidenti di frenata, quindi la parte destra è stata penetrata da questo pilone fino quasi alla metà del pullman, che poi poco dopo ha preso fuoco”.
I corpi straziati e i vivi per miracolo
C’erano a bordo giovani ragazzi attorno ai 15-16 anni, lo scenario è stato impressionante – ha proseguito il dirigente di polizia stradale -. Ho visto la carcassa del pullman, corpi straziati dall’incidente e ho visto nella nostra caserma 13 ragazzini che si erano miracolosamente salvati gettandosi dal bus, una ragazzina a piedi nudi e alcuni di loro che ci chiedevano speranzosi di tanti loro compagni”.
In coma uno dei feriti
Gli adolescenti rimasti coinvolti nell’incidente sulla A4 vicino a Verona che ha causato la morte di 16 persone, frequentavano una scuola secondaria di Budapest, ed erano di ritorno da una vacanza sugli sci in Francia. Lo ha precisato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Szijjarto ha fatto sapere inoltre che uno dei feriti è in pericolo di vita e ora si trova in coma, mentre tutti gli altri feriti sono in ospedale ma non versano in pericolo di vita. Dodici passeggeri invece stanno bene e alloggiano ora in un albergo nella zona sud di Verona. “Con le mie preghiere, sono con le famiglie e gli amici delle vittime sconvolti dalla tragedia”, ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban, in un comunicato inviato all’agenzia di stampa nazionale MTI.
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