La storia non è nuova, un automobilista investe e uccide un pedone. Stavolta è successo a Verona, il guidatore ha 26 anni e la vittima 29.
Dalle analisi risulta un tasso alcolemico di tre volte superiore a quello consentito.
La tragedia è accaduta all’alba nella giornata del 22 maggio, a Verona, dove una ragazza che passeggiava su un marciapiede è stata investita da un’auto pirata guidata da un ragazzo di 26 anni in stato di ebrezza.
Erano le or 5:30 del mattino e giovane stava facendo due passi insieme ad un amico nella zona di Porta Vescovo e, colpita dal veicolo, è morta sul colpo.
Alla guida c’era un ragazzo di 26 anni residente a Verona, che dopo aver ucciso la ragazza con la sua Volkswagen Polo è fuggito senza nemmeno fermarsi per chiamare i soccorsi.
Quando i soccorsi sono giunti sul luogo dell’incidente, ormai era troppo tardi e le profonde ferite riscontrate sul corpo della ragazza le sono state fatali.
È purtroppo solo l’ultima vittima dei pirati della strada. Si tratta di una tragedia molto comune, infatti molte volte leggiamo notizie che riguardano incidenti stradali e secondo recenti studi il numero sta aumentando in maniera esponenziale e purtroppo i coinvolti sono sempre i giovanissimi che esagerano con l’alcol.
Il 26enne è fuggito senza accertarsi delle condizione della vittima ma è stato bloccato poco dopo da una pattuglia della polizia nei pressi di una discoteca.
Dalle analisi del sangue, le forze dell’ordine hanno constatato che il pirata della strada aveva nel sangue un livello di alcol di 3 volte superiore al livello di legge consentito.
Le indagini sono svolte con la supervisione del pm Alberto Sergi e secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo ha perso il controllo dell’auto puntando verso il marciapiede nel momento in cui la donna camminava insieme all’amico.
Alcuni testimoni hanno raccontato alle forze dell’ordine che l’impatto è stato molto violento, infatti la ragazza, sbalzata a diversi metri di distanza, è morta sul colpo.
La vittima era di origine marocchina ma viveva in Italia da molti anni distaccandosi dalla famiglia, rimasta in Marocco, la quale è stata avvisata dalle autorità consolari del Paese. Lavorava in una pizzeria.
Il pirata della strada è stato sottoposto ad arresto e si trova nel comando di Polizia locale dove sono stati effettuati altri prelievi per eseguire le analisi tossicologiche, in attesa di decidere quali provvedimenti cautelari intraprendere nei suoi confronti.
Nel frattempo, la polizia giudiziaria sta visionando le telecamere della zona per cercare di ricostruire quanto accaduto nel terribile impatto.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…