Si chiamava Edoardo Zattin il 18enne morto durante gli allenamenti di boxe, venerdì ci sarà l’autopsia.
Originario di Este, in provincia di Padova, il ragazzo si è sentito male durante una sessione di allenamento, poi ha perso sangue dal naso e infine si è accasciato a terra privo di sensi.
Era la sera del 22 febbraio scorso quando il 18enne Edoardo Zattin stava seguendo una sessione di allenamenti di boxe, la sua passione. A un certo punto si è soffiato il naso e ha notato del sangue, poco dopo era a terra privo di sensi fra il panico generale dei suoi compagni di allenamento e degli istruttori che si trovavano nella palestra Move di Monselice.
La Procura ha aperto un’inchiesta per capire le cause di quanto avvenuto, inizialmente infatti si pensava ad un malore che si sarebbe risolto, invece il giovane era deceduto.
Il primo soccorso è stato prestato da chi era presente, poi sono arrivati i soccorritori del 118 per portarlo nell’ospedale di Schiavonia, dove dopo un’iniziale valutazione si è deciso per il trasferimento al nosocomio di Padova dato che il quadro clinico era molto complicato.
Da subito infatti i medici hanno visto che le sue condizioni erano moto gravi, così a Padova è stato posto in rianimazione neurochirurgica ma poi nella serata del giorno successivo è arrivata la morte cerebrale.
Al momento i Carabinieri stanno ancora indagando e sebbene inizialmente non ci fossero ipotesi di reato, ora è stata ipotizzata la morte come conseguenza di un altro reato. In questa situazione tragica si fa forte il grido di una madre che non vuole arrendersi alla triste verità. Come gesto di amore verso il prossimo e gesto per non rendere vana la morte del figlio, insieme al marito ha deciso di autorizzare l’espianto degli organi di Edoardo.
Si attende a questo punto l’autopsia, che sicuramente fornirà nuovi elementi alle forze dell’ordine per capire cosa è accaduto davvero.
Vista la morte improvvisa di Edoardo, senza apparenti cause logiche, la Procura ha disposto l’autopsia sulla salma e verrà effettuata venerdì.
Stando ai primi accertamenti medici sembra che il giovane aspirante pugile sia morto per un trauma cranico che lo ha subito nella parte sinistra della testa, vicino all’orecchio. Forse la causa è un pugno ricevuto alla testa da un avversario con il quale si stava allenando in quel momento.
Quindi ci si allontana dalla prima ipotesi del malore per percorrere questa che al momento sembra la pista più accreditata. Oltre a provocare danni all’osso temporale e parietale, l’impatto avrebbe causato anche la rottura del naso che poi ha portato alla fuoriuscita di sangue dal naso.
Ora gli agenti stanno ascoltando i testimoni per fare luce sulla dinamica. È accaduto tutto molto in fretta ma il suo allenatore ha riferito che durante quell’allenamento in particolare, Edoardo non è stato colpito alla testa, per questo ipotizza un problema congenito o qualche male che covava nel fisico del giovane e che poi è esploso casualmente in quel momento.
A rafforzare la tesi dell’allenatore c’è il fatto che Edoardo indossava le dovute protezioni e quindi poteva ripararsi bene dai colpi, infatti si pensa che quello che abbia scatenato tutto sia stato ricevuto alcuni giorni prima.
L’autopsia chiarirà ogni dubbio e nel frattempo sono tante le manifestazioni di affetto che stanno arrivando in ricordo del 18enne, come le commemorazioni organizzate dai compagni di classe nel cortile della scuola che frequentava.
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