Per la quarta volta di fila, Max Verstappen vince il Gran Premio di Formula 1. In Canada, sul circuito di Montreal, il campione del mondo in carica precede Fernando Alonso e Lewis Hamilton, che si sono dati battaglia nei primi giri, ma poi lo spagnolo, che sta vivendo una seconda giovinezza, è riuscito ad avere la meglio. Ai gradini del podio, invece, arrivano le due Ferrari, prima quella di Charles Leclerc, che era decimo nella griglia di partenza, e poi quella di Carlos Sainz, che invece era dietro di una posizione rispetto al compagno di scuderia a causa della penalità inflittagli dai commissari che lo hanno ritenuto colpevole di aver ostacolato Pierre Gasly nelle fasi finali della prima sessione di qualifiche (e lo ha punito retrocedendolo di tre posizioni).
Max Verstappen, il campione del mondo in carica, e poi gli altri. Anche nel Gp di Montreal, in Canada, l’olandese della Red Bull arriva davanti a tutti, pure se stavolta non fa il vuoto dietro di sé, ma tanto basta per eguagliare il record di vittorie di Ayrton Senna con 41 Gran Premi portati a casa in carriera.
Ma non è un caso che stavolta non abbia fatto il vuoto, perché dietro di lui arrivano due che, negli anni, con le monoposto hanno dimostrato di saperci fare come Fernando Alonso, che sta vivendo una seconda giovinezza con la sua Aston Martin, e Lewis Hamilton, che solo all’ultimo, con la sua Mercedes di nuovo competiva, non riesce a strappare un punto in più con il suo giro veloce, e solo perché Sergio Perez, compagno di scuderia del pilota sempre più in testa al mondiale di Formula 1 e sicuro di arrivare arrivare, monta le gomme morbide al penultimo giro e gli ruba il primato con 1:14.481.
Poi c’è la Ferrari, ed è sicuramente una nota positiva, anzi è molto più di così. Perché la rossa di Maranello, che partiva in decima posizione con Charles Leclerc e undicesima con Carlos Sainz, che era stato anche retrocesso di tre posizioni per aver ostacolato Pierre Gasly nelle prime qualifiche, riesce ad arrivare ai gradini del podio azzeccando la strategia forse per la prima volta in questa stagione maledetta.
A differenza di tutti gli altri, infatti, i due piloti della scuderia italiana partono con le gomme medie e reggono fino a metà gara, quando cambiano e montano le dure per poi rimanere sempre con le stesse, e mentre tutti gli altri sono costretti a sostituirle per due volte (almeno). E quindi tornano a macinare punti, esattamente come Verstappen, certo, ma anche Alexander Albon della Williams, Esteban Ocon, Lance Stroll e Valtteri Bottas. Ad avere la peggio, suo malgrado, è Lando Norris, che nei fatti arriva nono, ma scivola in tredicesima posizione per la penalizzazione di cinque secondi che gli è stata inflitta.
Al termine della gara, come sempre, ha parlato Verstappen, che ha spiegato innanzitutto che quella in Canada “non è stata lineare, le gomme non entravano nella finestra ideale di temperatura e scivolavamo un po’“. Nonostante questo, però, il pilota olandese si è goduto l’ennesima vittoria, anche perché farlo oggi, per la centesima volta per la Red Bull, ha concluso, “è incredibile“.
Per quanto riguarda il secondo, invece, l’entusiasmo non era proprio lo stesso. “Speravamo di poter essere più vicini alla Red Bull – ha iniziato l’ex ferrarista -, ma abbiamo perso una posizione in partenza ed è stata una battaglia con la Mercedes. Lewis ha spinto tutta la gara, non mi sono mai potuto rilassare. Sono stati 70 giri di qualifica“. Quanto al sette volte campione del mondo della Formula 1, anche lui ha spiegato che pensava che la differenza con la monoposto di Alonso fosse minore, anche se, ha precisato, “è stato un grande weekend per noi, stiamo lentamente guadagnando. Aston Martin si è allontanata con i suoi aggiornamenti, ma noi ne porteremo altri presto“. “Sapevamo che questo non sarebbe stato il nostro miglior circuito perché siamo in difficoltà nelle curve lente. Dobbiamo ottenere più carico posteriore, ma ci arriveremo. È un onore salire sul podio con due campioni del mondo“, ha concluso l’inglese.
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