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Al vertice europeo sullo scottante e quanto mai attuale tema dei migranti, l’Italia ha rimescolato letteralmente le carte sul tavolo delle trattative, creando intensi momenti di tensione culminati con un autentico scatto d’ira del Presidente francese, Macron. Tutto è successo in un istante, non appena il neo premier italiano, Giuseppe Conte ha terminato il suo intervento con il quale ha dichiarato di mettere una riserva su tutto il documento conclusivo del vertice, Macron ha visibilmente perso la pazienza e alzando la voce si è rivolto a Conte dicendo senza mezzi termini: ‘Non sai come funziona un Consiglio europeo! Ci sono delle regole, non ci si comporta in questo modo’.
L’ultima volta fu Mario Monti, nel 2012, ad agire come Conte, ma in questa occasione la volontà del nuovo premier italiano di rimettere tutto in discussione si è scontrata col fronte francese. Dinanzi alla reazione del tutto inaspettata di Macron, tra i capi Governo presenti al vertice è calato il silenzio. Peraltro, come riporta il Corriere della Sera, il presidente francese non si è limitato a quell’uscita, ha continuato con un monologo nemmeno troppo breve. Conte ha mantenuto il controllo, ha atteso che Macron terminasse di parlare e ha replicato appellandosi alla sua precedente professione: ‘Io sono un avvocato e so che se un documento ha un numero di protocollo quel documento si discute e si approva tutto, non a pezzi’. Il premier ha quindi mantenuto ferma la sua posizione, nonostante il ‘rimprovero’ di Macron.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/politica/2018/06/29/governo-conte-ultime-notizie-sull-esecutivo-lega-movimento-5-stelle/212618/” testo=”Governo Conte: ultime notizie sull’esecutivo Lega-MoVimento 5 Stelle”]
Momenti di alta tensione dunque, in un vertice in cui l’Italia è stata la protagonista assoluta. Il premier dello Stivale ha nell’ordine: messo una riserva sui fondi alla Turchia, poi una sui finanziamenti per il Trust Fund per l’Africa e sui centri di permanenza nei Paesi del Maghreb, infine il veto sull’intero documento. Per una volta si può proprio dire che l’Italia non è stata a guardare…