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“A Milano manderemo altri 150 militari a supportare le forze dell’ordine” e per quanto riguarda l’accoglienza ai migranti non arriveranno altri profughi perché “Milano ha fatto già la sua parte”. Lo annuncia il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice sulla sicurezza a Palazzo Marino con il sindaco Giuseppe Sala e il prefetto Alessandro Marangoni.
“Milano ha già fatto la sua parte. Ha raggiunto la sua quota e quindi se ci sarà un calo degli sbarchi, come è presumibile per il periodo invernale, ci sarà uno stop agli arrivi di migranti”, ha chiarito il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante il vertice a Palazzo Marino con il sindaco Giuseppe Sala e il prefetto Alessandro Marangoni. “Il peso dell’immigrazione si sente soprattutto perché ci sono Comuni che non accettano gli arrivi, scaricando il peso dell’emergenza sugli altri. Cercheremo di farli collaborare”, ha concluso.
Sicurezza a Milano: sì a altri 150 militari
“Secondo i dati che ho raccolto le forze di polizia e le forze armate presenti in provincia di Milano hanno a disposizione 8.041 uomini, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, a cui va il mio ringraziamento. E’ una filiera dei vertici di sicurezza da numeri uno”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, precisando che alle forze dell’ordine impegnate sul campo si aggiungeranno altri 150 militari che si andranno ad unire a un contingente di 650 uomini già impegnati a presidiare le strade del capoluogo lombardo.
Il ministro dell’Interno ha anche ricordato che “i reati sono in calo, basti pensare che gli omicidi nel 2013 sono stati 13, nel 2014 17, nel 2015 13 e a fine novembre di quest’anno siamo a 7 episodi. I furti e le rapine calano mediamente del 3-4% e in media nei primi nove mesi del 2016 rispetto all’analogo periodo del 2015 il totale generale dei reati è calato del 7%”. Secondo i dati forniti dal Viminale in un panorama più ampio in dieci anni i reati sono diminuiti del “36%” passando dai 163.817 del 2006 ai 105.488 di quest’anno”. Risultati incoraggianti, ma il ministro Alfano non si accontenta. “Milano – ha concluso – è la vetrina d’Italia e tutto quello che facciamo a Milano si riverbera sull’intero Paese e anche all’estero”.
L’intervento del sindaco Beppe Sala sulla sicurezza e sui migranti
Sul tema sicurezza a Milano “non c’è nessun allarmismo, chi vuole farlo lo faccia pure, ma i numeri e le statistiche dicono cose diverse” ha detto il sindaco Giuseppe Sala. Gli indicatori dicono che i crimini in città di varia natura sono in costante diminuzione”, ha aggiunto Sala ricordando che la richiesta di avere sul territorio altri militari è necessaria “per fare due cose: presidi in alcuni luoghi sensibili che potrebbero liberare pattuglie di polizia municipale per altre cose” e poi perché “crediamo molto nelle pattuglie mistiche che sono efficaci per poter incrementare la vigilanza nei punti più critici”. Sull’accoglienza dei migranti “Milano continuerà a fare la sua parte, ma il tema è la dimensione del nostro impegno, perché ci sono città che non fanno la loro parte”, ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Come accennato il ministro Angelino Alfano, invece, ha annunciato uno stop degli arrivi in città se non ci saranno nuove emergenze sugli sbarchi.
La precisazione del prefetto Marangoni
“Il nuovo modulo operativo dei soldati che verranno impiegati in città, a Milano, come ha detto il ministro Angelino Alfano prevede pattuglie con un agente e due militari. Questo permetterà di sdoppiare il numero delle pattuglie raddoppiando in pratica il controllo del territorio” ha spiegato il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, a margine del vertice sulla sicurezza che si è tenuto a Palazzo Marino a Milano. “Tra pochi giorni, sicuramente entro mercoledì prossimo, verrà convocato un nuovo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica” al quale parteciperà anche il sindaco Giuseppe Sala e “verranno decisi i luoghi” dove collocare le pattuglie miste tra forze dell’ordine e esercito “sui quali abbiamo già un orientamento”, ha annunciato il prefetto di Milano Alessandro Marangoni “Una attenzione particolare andrà alle periferie – ha aggiunto il prefetto Marangoni – È un segnale importante e 150 militari in più sono un numero importante che porta a 800 il numero totale dei militari presenti”. “I militari che arriveranno – ha spiegato ancora Marangoni – verranno impiegati secondo le valutazioni tecniche del tavolo della sicurezza e del questore di Milano e il loro operato verrà equiparato a quello degli agenti di pubblica sicurezza”.
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