L’Unione Europea ha dato il via libera alla farina di grillo per preparare pane, pasta e biscotti. Il prodotto è stato approvato da parte della Commissione europea che ha dato l’ok per la commercializzazione.
Sarà il grillo in polvere il nuovo alimento del 2023, anche se la maggior parte degli italiani è contraria ad avere insetti sul tavolo da pranzo.
Nel 2023 sulle nostre tavole ci sarà un nuovo ingrediente principale, la farina di grillo. Verrà utilizzata per sostituire la farina di grano per preparare pane, dolci, pizza e sarà presente anche in alcuni alimenti con base di carne. La Commissione europea ha dato l’ok per la commercializzazione in Ue della polvere di grillo parzialmente sgrassata come nuovo alimento. Il prodotto ricavato dal cosiddetto Acheta domesticus sarà commercializzato e a dare la notizia è stata la Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea:
“Per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, datato 24 gennaio 2023, solo dalla società Cricket One Co. Ltd a meno che un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione”
Pare che l’ok da parte della Commissione europea sia arrivato in seguito al parere positivo da parte dell’Efsa (autorità europea per la sicurezza alimentare):
“La polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) è sicura alle condizioni e ai livelli d’uso proposti”.
All’interno del regolamento sono elencati tutti gli alimenti nei quali si può trovare tale farina di grillo. Questo ingrediente può essere utilizzato sia nel pane che nei panini multi-cereali, così come all’interno dei cracker o nei grissini, barrette con i cereali, all’interno dei biscotti e in tutti i prodotti secchi con o senza farcitura. Il nuovo alimento del 2023 però si può trovare anche all’interno di salse, nei prodotti a base di patate, piatti contenenti legumi o verdure, potrebbero esserci delle tracce anche nella pizza oppure in tutti i prodotti a base di pasta e addirittura all’interno del siero del latte in polvere.
La nuova farina la troviamo anche in quei prodotti che sostituiscono la carne, all’interno di minestre o nei concentrati in polvere, in snack con una base di farina di granoturco, potrebbe essere anche nella birra e in altre bevande, nel cioccolato, nella frutta oppure in semi oleosi e in vari snack (ma non le patatine).
La Coldiretti però ha lasciato emergere una notizia importante, ovvero che la maggior parte degli italiani non ha alcuna intenzione di mettere sulle proprie tavole un ingrediente a base di insetti. La Coldiretti mette in evidenza che al momento l’Unione Europea:
“ha già autorizzato per la vendita come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria”.
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