Può capitare per necessità o anche per una semplice vacanza di dover viaggiare con il gatto in auto: si tratta invero di un’esperienza non usuale per un micio, il cui spazio vitale da esplorare per avventurarsi seguendo il proprio istinto felino si limita all’appartamento, o al massimo al giardino di casa. Dunque sappiate che viaggiare con il gatto in auto rappresenta un’imposizione per lui, che può ingenerare ansia, stress, senso di inquietudine: vediamo allora come viaggiare con il gatto in auto seguendo i consigli e i suggerimenti degli esperti per ridurre al minimo il disagio al nostro amico peloso.
Come trasportare un gatto in auto
Innanzitutto è bene abituare sin da piccolo il gatto a viaggiare in auto, affinché non associ da adulto l’esperienza a qualcosa di traumatico: un gatto nervoso oltretutto può rappresentare un pericolo non solo per lui ma anche per il guidatore al volante. Far sentire il veicolo come una seconda casa, associandolo ad esperienza piacevoli, proprio come per il cane, aiuta l’animale a mettersi a proprio agio, benché sin da piccolo è necessario limitare la sua libertà, come d’altronde prevede anche il codice della strada: infatti per viaggiare con il gatto in auto è obbligatorio usare il trasportino, non può aggirarsi liberamente tra i sedili, né essere tenuto in braccio da un passeggero, altrimenti fioccano le multe, fino a oltre 300 euro. Il trasportino deve essere spazioso ma non eccessivamente grande, adeguato per poter mangiare, dormire ed espletare i suoi bisogni.
Come rilassare un gatto in auto
Come abbiamo detto l’esperienza potrebbe rivelarsi traumatica per un gatto, pertanto occorre seguire una serie di accorgimenti al fine di ridurre al massimo il possibile stress: ad esempio si possono inserire nella gabbietta vecchie coperte a lui care, in modo che si senta a casa e che non sia un peccato rovinare nel caso ci facesse la pipì sopra. Alcuni suggeriscono addirittura di spruzzare un profumo a base di feromone sintetico simile a quello che il micio emana per marcare il territorio. Di sicuro aiuta dialogare in auto con il gatto utilizzando un tono di voce pacato e calmo, senza sottovalutare i possibili rischi di un’esperienza simile sulla sua salute.
Viaggiare con il gatto in auto: cosa portare
Quando si vuole viaggiare con il gatto in auto è necessario portare con sé:
Consigli prima di mettersi in viaggio
Se il micio non è abituato, prima di viaggiare con il gatto in auto per una lunga tratta si consiglia di farlo abituare andando da qualche parte in macchina a fare delle commissioni, magari un semplice giro del quartiere, anche senza farlo scendere, per poi riportarlo a casa. Può sembrare inutile, ma serve a fare in modo che il gatto non associ l’auto a una brutta esperienza, ad esempio andare dal veterinario. Inoltre l’abitudine all’auto riduce eventuali sofferenze da mal d’auto.
Altrettanto importante è non farlo mangiare prima di viaggiare in auto, evitando che possa vomitare, una pratica che d’altronde già i gatti di per sé fanno abbastanza spesso anche quando non ne hanno alcun motivo, magari semplicemente perché non riescono a digerire il pasto: poiché lo stress della situazione può amplificare questa sensazione, si consiglia di non dare da mangiare fin dalla sera della vigilia della partenza.
Cosa fare durante le soste
Se dovete affrontare un lungo viaggio con il gatto in auto programmate delle soste, e preparatevi acqua e cibo. In particolare mai dimenticare l’acqua, perché il rischio disidratazione è sempre in agguato e il gatto deve poter bere durante il viaggio. Quando ci si ferma per la sosta mai lasciarlo libero perché per la paura potrebbe scappare: piuttosto potete procurarvi un collarino e un guinzaglio in misura da utilizzare in caso vogliate far sgranchire le zampe al micio alla piazzola di servizio. Se vi fermate per prendere del cibo cercate di non allontanarvi che per pochi minuti e lasciate i finestrini un po’ aperti premurandovi di non togliere il gatto dal trasportino perché potrebbe scappare: in questo modo proteggerete il vostro gatto dal caldo e le possibili conseguenze di un colpo di calore.
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