L’ennesima tragedia dove un bambino ha perso la vita annegando in piscina, stavolta è successo a Vicenza.
Non ci troviamo in un impianto sportivo ma in una piscina nel cortile di un’abitazione a Cavazzale, nell’hinterland della città. Nessuno si è accorto che il piccolo si era avvicinato al grande specchio d’acqua, parliamo non di una piscina gonfiabile ma di una vera e propria piscina in muratura, con bordo a filo d’acqua. Improvvisamente, secondo la ricostruzione ufficiale, sarebbe scivolato e annegato in pochi minuti. Quando i genitori lo hanno tirato fuori dall’acqua hanno visto che era privo di sensi e allertato il 118 ma non c’è stato nulla da fare. Ultimamente abbiamo letto nelle nostre pagine di cronaca di alcuni casi analoghi, bisogna ricordare che quando ci sono bambini in acqua l’attenzione non è mai troppa e pochi secondi di distrazione possono portare a risvolti tragici come quello di oggi, l’ultimo di una lunga lista.
Dramma a Cavazzale di Monticello Conte Otto, comune vicentino dove un bambino di soli 2 anni è annegato nella piscina del cortile della propria abitazione. In un momento in cui i genitori erano disattenti, il piccolo si è avvicinato alla grande piscina in muratura, arrivando indisturbato al bordo a filo d’acqua per poi scivolare e cadere all’interno della stessa.
In quel momento nessuno si è accorto di nulla, solo pochi minuti dopo i genitori hanno capito cosa era accaduto, questo è quanto ricostruito dai carabinieri di zona che stanno indagando sulla vicenda. Una tragedia che ha scosso la coppia vicentina che, prima dell’arrivo dei paramedici, ha provato a rianimare il figlio ma senza successo.
Anche i soccorritori sanitari non hanno potuto fare molto e dopo aver tentato diverse manovre di rianimazione, si sono dovuti arrendere e constatare il decesso.
La tragedia è avvenuta intorno alle 17.30 di oggi, in un sabato molto torrido a Vicenza, dove le massime hanno raggiunto 34 gradi ma più o meno questo è l’andamento termico di quasi tutta l’Italia.
Come la villetta, anche la piscina era di recente costruzione e proprio quel dettaglio aveva attirato la coppia in quel posto. Sarebbe stato ottimo per svagarsi senza allontanarsi troppo, anzi rimanendo nel cortile di casa. Purtroppo però quella stessa piscina rimarrà nei loro ricordi come una cosa orribile: l’ultimo luogo dove è stato il figlio prima di morire, annegato lontano dagli occhi della madre e del padre, che troppo tardi si sono accorti di quanto stava accadendo.
Ora sono pieni di sensi di colpa, difficile parlare con gli inquirenti che invece cercano di carpire quanti più dettagli possibili. Stando a quanto ricostruito, i due erano distratti e solo in un secondo momento, non vedendo più il bambino, si sono allarmati e lo hanno cercato fino a scoprire che fine terribile aveva fatto.
Sono stati velocissimi ad allertare i soccorritori, che una volta giunti sul posto hanno tentato a lungo di rianimare la giovane vittima. Nessuno voleva arrendersi ma alla fine non c’è stato nulla da fare e in realtà era già in gravissime condizioni al loro arrivo.
Le indagini sono portate avanti dai carabinieri di Thiene, che sulla base di quanto racconteranno i genitori, ricostruiranno l’accaduto. In particolare vogliono capire se veramente il bambino sia rimasto da solo per pochi istanti oppure era senza custodia per un tempo più lungo.
Come abbiamo detto in apertura, questa tragedia rispecchia altre analoghe che ci sono state in questo periodo. Solo pochi giorni fa ad esempio, una bimba di un anno e mezzo è annegata in una piscina gonfiabile a Parma.
La piccola stava giocando con altri bimbi in uno spazio comune fra diverse case, quando è finita in acqua ed è morta in pochi minuti. Anche qui, nessun adulto presente si è accorto in tempo di quanto stava accadendo.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri sarebbe finita con la testa sott’acqua senza riuscire a risalire in superficie. Il fatto è avvenuto l’11 luglio, una settimana dopo un altro annegamento, stavolta a Modena. Anche qui il piccolo protagonista, due anni, sarebbe scappato al controllo dei genitori e caduto per errore in acqua.
La piscina era stata montata pochi giorni prima proprio dai suoi genitori, per organizzare una festa di compleanno per la sorella. Una vasca per l’irrigazione invece è stata teatro di un’altra tragedia martedì scorso a Manfredonia, in Puglia.
Due fratellini di 6 e 7 anni sono annegati dopo essersi allontanati da casa, dove i genitori stavano riposando. I loro corpi sono stati trovati dopo diverse ore dai carabinieri, in uno dei tanti bacini per l’irrigazione presenti nella zona dove abitavano, profondo 3 metri. L’ipotesi è quella che si siano tuffati per il caldo, infatti sono state trovate le ciabatte sul bordo del bacino.
La lista è lunga e potremmo andare avanti ancora per molto, tutti questi casi però sono uniti da un filo conduttore: bisogna avere mille occhi quando si ha a che fare con bambini piccoli perché puntualmente ogni estate, casi come questi tornano a sconvolgere l’opinione pubblica. Sono morti orribili, assurde e purtroppo sempre più frequenti, nonché incidenti che richiedono maggior controllo sui nostri figli in ogni momento della giornata perché come abbiamo visto, bastano davvero pochi istanti di distrazione al dramma.
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