Arrestato dai carabinieri di Roma un docente che effettuava videochiamate a sfondo sessuale e possedeva materiale pedopornografico.
Dopo la perquisizione domiciliare è stato sequestrato uno smartphone contenente circa 144 immagini e video.
Un’accusa che purtroppo siamo abituati a sentire molto spesso in un ambiente come quello della scuola, che dovrebbe solo insegnare ed educare. Molto spesso invece, coloro che lavorano in questo contesto approfittano delle fragilità dei ragazzi per divertirsi, che siano loro studenti o meno.
In questo caso il colpevole sarebbe un 50enne che lavorava come docente in una scuola primaria. I carabinieri di Roma lo hanno arrestato con la grave accusa di adescamento di minori.
Non solo, l’uomo possedeva una enorme quantità di materiale pedopornografico.
L’operazione condotta dai carabinieri segue alla denuncia presentata alla Polizia Postale di Brescia da parte della madre di una delle vittime.
Venuto a conoscenza di essere stato scoperto e denunciato, l’uomo si è reso irrintracciabile per diversi mesi, infatti le ricerche per arrestarlo sono risultate molto complesse.
Infine è stato individuato nella città di Roma, il luogo dove l’uomo di origini piemontesi era docente in una scuola primaria.
Invece di svolgere il suo lavoro nel meglio delle sue possibilità, come fa ogni insegnante, l’uomo si dedicava a videochiamate a sfondo sessuale con giovani ragazze, inconsapevoli di ciò che stavano subendo.
Nel dettaglio, l’uomo conduceva una vera e propria seconda vita, infatti la mattina era un insegnante elementare e il pomeriggio si trasformava in un adescatore di ragazzine sul web, le quali non avevano più di 14 anni.
Proprio i genitori di una delle vittime hanno sporto denuncia e secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine viene delineato un modus operandi diabolico e preciso.
Per agire, l’insegnante modificava il volto con un software, in modo da mostrare un viso giovane.
Le vittime dunque si fidavano e si lasciavano andare con una persona che credevano essere loro coetanea. Proprio le modifiche al volto hanno reso difficile rintracciare l’uomo, anche perché aveva fatto sparire le sue tracce.
Si tratta di vere e proprie molestie fisiche e psicologiche quelle condotte dal 50enne ai danni di tante ragazzine di Brescia e non solo, reati gravissimi che hanno spinto la Polizia a intensificare le ricerche finché appunto lo hanno finalmente rintracciato e hanno potuto procedere alla perquisizione domiciliare e informatica.
Lo smartphone dell’ex docente è stato sequestrato e all’interno è stata trovata una grande quantità di immagini e video a carattere pedopornografico.
Il Gip di Brescia, analizzando quanto acquisito al termine della perquisizione, ha disposto la custodia cautelare a carico del 50enne, che è stato trasferito subito in carcere.
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