A Vigevano sono stati arrestati ben tre amministratori di aziende indipendenti, con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera.
I dipendenti di queste aziende lavoravano giorno e notte, senza sosta, senza pause e senza giorni di riposo. Inoltre gli stipendi che percepivano erano ampiamente al di sotto della media.
La guardia di finanza di Pavia attraverso alcune indagini ha riscontrato delle anomalie rispetto a tre aziende che operano nel settore delle calzature a Vigevano.
A quanto pare infatti gli amministratori di queste imprese indipendenti erano soliti pretendere che i loro operai lavorassero non stop, con orari assurdi. Senza pause e con stipendi realmente irrisori.
I tre uomini inoltre costringevano, secondo alcune riprese della guardia di finanza, i dipendenti a vivere e dormire nel luogo in cui lavoravano, in condizioni igienico – sanitarie al di fuori delle norma.
La guardia di finanza ha dunque previsto l’arresto dei tre uomini, con l’accusa di sfruttamento di mano d’opera e intermediazione illecita.
I reati di sfruttamento del lavoro e di intermediazione illecita, meglio conosciuti nell’ambito giuridico con il nome di caporalato, sono illeciti molto radicati all’interno dell’ambito lavorativo della nostra società.
In effetti è purtroppo molto comune che i responsabili sfruttino letteralmente i propri dipendenti, con orari assurdi e stipendi bassissimi.
Questo accade soprattutto nei confronti dei più giovani, che sono alla ricerca di un qualsiasi lavoro. Molto spesso vengono sottoposti a giornate lavorative piene, con pochi minuti o addirittura in totale assenza di pause. A stipendi bassissimi.
E in più se il giovane rifiuta l’offerta magari l’imprenditore lo accusa anche di non aver voglia di lavorare
In ogni caso i reati di cui sono accusati i tre imprenditori delle aziende di Vigevano consistono proprio in questo.
Il reato di intermediazione illecita si basa sullo svolgimento di un attività di intermediazione attraverso la violenza, la minaccio o l’abuso in generale, approfittando dello stato di necessità dei dipendenti.
Lo stato italiano punisce questo tipo di reato con la reclusione dai cinque agli otto anni e con il pagamento di una multa dai 1.000 ai 2.000 euro.
Mentre lo sfruttamento di manodopera consiste proprio nel costringere i dipendenti a sostenere orari, turni e condizioni lavorative estenuanti che contrastano le norme sul lavoro stabilite dalla legge.
Questi reati sono gravissimi, in quanto il rispetto e la tutela dei lavoratori è uno dei punti essenziali della Costituzione italiana. Dunque è necessario imporre pene severe per chi viola suddetti principi.
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