E’ stata una telecamera nascosta ad inchiodare le deplorevoli violenze sessuali nei confronti di una novantenne da parte di un ex agente della Polizia municipale di 67 anni. Una storia raccapricciante che arriva da un paesino di circa 9mila abitanti nella provincia di Palermo, Castelbuono.
L’ex vigile urbano in pensione gestiva le finanze di una novantenne malata, residente nel paese delle Madonie. E l’anziana donna aveva una badante rumena che pagava con la pensione che recepiva dall’Inps. Tutto normale se nonché alla badante veniva estorto denaro, si parla di 5.500 euro in 5 anni (circa 92 euro al mese), praticamente la metà dei contributi Inps che venivano versati per il suo lavoro. La badante esausta dalle continue pressioni dell’ex agente ha così deciso di denunciarlo. Ma ha fatto di più. La donna ha comprato online una telecamera per riprendere quanto accadeva in quella casa; oltre ad estorcere denaro alla badante, l’uomo violentava la novantenne. A svelarlo è stato il Giornale di Sicilia.
Le immagini sono state poi visionate dal maresciallo dei carabinieri davanti al collegio presieduto dal giudice incaricato. L’uomo ripreso dalla telecamera “è girato, con i pantaloni abbassati, ma si riconosce chiaramente che sia l’ex vigile“.
La badante ha parlato poi delle continue minacce subite: “Sei una schiava – le avrebbe detto l’uomo – Sei rumena e devi stare zitta. Qua comando io, se vuoi stare qui fai come dico io. O paghi o ti licenzio“. E ancora: “Stai attenta perché qua c’è la mafia e ti può fare male, mio padre ha lavorato dal capomafia della zona“. La prossima udienza è fissata per il 20 giugno.