La giornalista Rai, Nicole Di Giulio, ha ricevuto minacce di morte per le troppe domande in merito alla violenza sessuale a Cerignola.
Gli abusi sono stati subiti da una 13enne attirata in un garage da 3 ventenni.
Violenza sessuale a Cerignola
Nelle scorse ore tutte le testate giornalistiche hanno riportato la terribile notizia della violenza sessuale avvenuta in un garage di un autoparco a Cerignola ai danni di una ragazza di 13 anni.
La giovane è stata attirata da un conoscente all’interno della struttura nel Foggiano e qui il branco, composto da altre due persone intorno ai 20 anni, l’ha violentata per ora.
La struttura si trova in una zona dove c’è scarsa illuminazione, luogo perfetto per mettere in atto piani diabolici come quello escogitato dall’amico 19enne della vittima e altri due coetanei. I box dell’autoparco vengono spesso utilizzati da band musicali o come rifugio e luogo di ritrovo dei giovani di Cerignola, stavolta però sono stati teatro di qualcosa di molto macabro.
La violenza sessuale si sarebbe consumata il 28 ottobre scorso all’interno di uno dei garage dell’area. Il condizionale è d’obbligo poiché le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso ma già dalle prime ricostruzioni si profila uno scenario molto inquietante.
Le indagini
Il giorno successivo, la giovane vittima di 13 anni ha raccontato tutto alla sua famiglia e così è scattata la denuncia e quindi le indagini.
Gli agenti del commissariato di zona si sono recati nel box di via Melfi dove avrebbe avuto luogo l’episodio e lo hanno perquisito a fondo.
Secondo i primi dettagli emersi, il garage è affittato a uno degli aguzzini della ragazza e all’interno sono state rinvenute tracce di hashish e probabilmente anche altre tipologie di droghe.
Grazie alla coraggiosa testimonianza della ragazzina e alla determinazione della sua famiglia nel proteggerla e tutelarla da questo terribile fatto, i presunti aguzzini sono stati individuati e subito denunciati.
Le minacce alla giornalista Rai
Le indagini della magistratura sono ancora in corso ma ovviamente la notizia è rimbalzata fra diverse testate giornalistiche e trasmissioni tv, fra cui “Ore 14” condotta da Milo Infante, al centro della notizia di oggi.
L’inviata Nicole Di Giulio si era recata nel luogo delle violenze e qui avrebbe cercato di parlare con alcune persone ricevendo però minacce di morte, infatti nel collegamento avvenuto con il conduttore viene ripresa a diversi metri di distanza dal magazzino.
“sono un criminale, ti fai male”.
Queste le parole rivolte alla giornalista che stava raccogliendo testimonianze nei pressi del garage, da parte di un uomo che poi si è rivelato essere il proprietario della rimessa.
Nicole voleva rivolgergli alcune domande ma è stata allontanata in malo modo:
“sono notizie vaghe non c’è nulla di confermato e anche se fosse, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. non sono tenuto a dirti niente. siete fuori luogo e fuori orario, non registrare altrimenti te ne vai carica di meraviglie. sono un criminale, ti fai male, non arrivi a destinazione”.
Parole cariche di minacce quelle rivolte alla donna, la cui solidarietà è arrivata dal conduttore della trasmissione, Milo Infante e dalla comunità di Cerignola, la prima a essere fortemente indignata dall’episodio.
L’assessore ai servizi sociali, Maria Dibisceglia, aveva già espresso recentemente il suo rammarico affermando che tutti in paese sono sconvolti e ripongono fiducia nelle autorità per capire cosa sia realmente successo all’interno di quel capannone.