Sono indagati per violenza sessuale di gruppo insieme ad altri loro 3 amici nei confronti di una studentessa di soli 20 anni. L’hanno filmata mentre, a turno, decidevano chi doveva abusare di lei. Il tutto in un “clima scherzoso”.
Sono queste le accuse che pendono su due calciatori, Federico Apolloni e Mattia Lucarelli. Ecco di preciso ciò che è accaduto.
Frasi che fanno rabbrividire al solo leggerle, ma che sono contenute nell’atto con il quale il Riesame, da un lato, revoca i domiciliari ai due giocatori, Apolloni e Lucarelli, ma dall’altro impone loro di restare a Livorno e di non uscire dalle 20 alle 6.
I due sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa di 20 anni. Frasi come quella di considerare questa ragazza “come un dono del cielo” che potevano contendersi a turno ma che allo stesso tempo, per poterne abusare, dovevano giocare a “sasso carta e forbici” per capire a chi fosse toccato, il tutto condito in un clima definito “scherzoso”.
La giovane, stando sempre a ciò che affermano i due calciatori agli arresti, era filmata a sua insaputa sì, ma “sembrava divertita” per ciò che stava avvenendo. Il tutto è partito nella notte fra il 26 ed il 27 marzo dello scorso anno, alla discoteca “Il Gattopardo” a Milano. La 20enne non riesce più a trovare la sua amica con la quale era arrivata, l’ha persa di vista. Ha bevuto, come hanno confermato anche i buttafuori, interrogati poi.
Vorrebbe tornare a casa e sale in macchina con i 5 amiciche, poi, abuseranno di lei, e si ritrova a casa di Lucarelli e lì subirà gli abusi, come sarà poi lei stessa a raccontare alla Polizia quando denuncerà il fatto. Subisce violenza proprio dai due calciatori e proprio uno dei due, la mattina successiva, la riaccompagnerà a casa sua.
Da lì, qualche giorno dopo, la 20enne decide di denunciare tutto dando così avvio alle indagini che porterà i due calciatori ad essere indagati e inviati agli arresti domiciliari. Durante l’interrogatorio, è Apolloni a parlare di quel clima scherzoso e di non aver però capito che la ragazza era davvero ubriaca. Il racconto, poi, anche dei rapporti sessuali che la giovane ha subito, uno dei quali i due calciatori se lo sono giocati proprio a “sasso carta e forbici”.
Il tutto viene filmato e, dagli audio dei video, si sento anche frasi volgari e violente. Dall’altro lato, per Lucarelli “quella ragazza sembrava solo estroversa ed esuberante”, e lui stesso non aveva capito che volesse solo tornare a casa e che, per giunta, non era stata in alcun modo forzata a seguirli in auto a casa sua.
La difesa dei due indagati ha usato, però, un video dove si vede un rapporto consenziente, filmato poi cancellato dagli amici per evitare di avere problemi con le rispettive fidanzate. Ma il giudice smonta tutto, perché la vittima “era in una evidente inferiorità psicofisica che renderebbe del tutto ininfluente anche la prova della partecipazione attiva e del consenso” – spiega.
La studentessa ha più volte ripetuto di essersi opposta a ciò che le stava accadendo, ma ciò che rimane choccante è che tutti si erano resi conto che non era lucida, e ne erano quasi felici di tutto ciò ed, anche, per ciò che poteva accaderle dopo.
Nei video, la ragazza viene “ridicolizzata e fatta oggetto di volgarità e frasi violente pronunciate in una lingua a lei non nota“. Poi tutto viene ripreso per poter rivedere le proprie “prodezze”, mentre aspettano il proprio turno per poter di lei abusare.
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