Sulla base di alcune denunce fatte da atlete, la Fgi ha disposto il commissariamento dell’Accademia di Desio per violenze psicologiche. Inoltre la procura di Bresci ha aperto un fascicolo sul caso
Le ragazze hanno denunciato di aver subito delle gravissime violenze psicologiche, anche relative al peso e alla forma fisica. Le istituzioni hanno deciso di attivarsi, vista la gravissima situazione.
Il commissario incaricato sarà il vicario Valter Peroni.
Sulla base delle denuncia di alcune atlete, il Presidente della Fgi, Gherardo Tecchi ha disposto con delibera d’urgenza il commissariamento dell’Accademia di Desio. Ad assumere il ruolo di commissario sarà il vicario Valter Peroni.
A quanto pare è stato inoltre disposto un duty officer, ossia un ufficiale di servizio che una volta a settimana andrà a controllare la situazione all’interno dell’Accademia. Non solo, sono stati stanziati anche 120mila euro per un progetto di salvaguardia degli atleti.
Allo stesso tempo la procura di Bresci ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di maltrattamento e violenze psicologiche a carico dell’Accademia.
Continuano le indagini da parte delle autorità volte alla verifica dei comportamenti degli allenatori denunciati dalle ragazze e soprattutto per accertare se questi possano effettivamente avere una rilevanza penale.
Le autorità dunque non hanno preso la situazione sotto gamba, in vista delle gravissime denunce da parte di due ex atlete dell’Accademia di Desio. Le due giovani hanno rispettivamente 13 e 15 anni, entrambe atlete molto promettenti nell’ambito della ginnastica ritmica regionale.
Purtroppo però a causa di determinati eventi le due ragazze hanno deciso di abbandonare la loro più grande passione.
A quanto pare infatti, gli allenatori della palestra mettevano in atto delle vere e proprie violenze psicologiche, basate su vessazioni, insulti e umiliazioni.
I maestri costringevano periodicamente le ragazze a mettersi in mutande sulla bilancia dinanzi alle altre compagne. A questo seguivano una serie di insulti collegati alla forma fisica delle giovani atlete, parole dette con spregio e cattiveria come “cinghiale” o “ippopotamo”.
Inoltre gli insegnanti esponevano le ragazze ad una forte pressione rispetto agli esercizi da fare, spingendole al raggiungimento di prototipi di perfezione impossibili. Tutto ciò ha causato uno stato di forte stress e depressione alle ragazze, tanto da portarle ad abbandonare lo sport.
Inoltre questi eventi nel mondo dello sport e in particolare nel mondo della ginnastica ritmica, stanno diventando sempre più comuni e frequenti.
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