Da due giorni Virgilio e Libero Mail non funzionano. Ecco perché il servizio di posta elettronica risulta bloccato.
Sono ormai due giorni che la posta elettronica di Virgilio e Libero Mail è fuori uso. Si esclude un attacco hacker, ma – ciononostante – non si è riuscito ancora a trovare una soluzione per permettere agli utenti di poter far accesso alle proprie caselle di posta. Ecco la situazione che si è venuta a delineare, alla luce del disservizio che ha avuto luogo a partire dalla giornata di domenica e che, tutt’ora, permane e che impaurisce gli utenti che temono un furto di dati e di informazioni sensibili dalle propri messaggi di posta elettronica.
Non sarebbe un attacco hacker esterno la causa del blocco di Virgilio e Libero Mail che si è verificato due giorni fa e che, per il quale, non è stata trovata ancora una soluzione al fine di riportare la situazione alla normalità e permettere agli utenti di fare accesso alle proprie caselle.
Da domenica, infatti, il servizio di posta elettronica è completamente fuori uso, ma i vertici dell’azienda hanno tranquillizzato gli utenti, affermando che non si tratta, per l’appunto, di un attacco cibernetico esterno.
Inoltre, i vertici fanno sapere che stanno lavorando al fine di “risolvere il problema infrastrutturale” che si è presentato improvvisamente e inaspettatamente, come comunicato dal Chief Technology Officer di Italiaonline, Diego Rizzi.
Questi disservizi avranno delle sicure ripercussioni sul servizio, considerando il fatto che sono milioni gli utenti che fanno uso delle caselle di posta messe a disposizione da Virgilio e Libero Mail.
Secondo quanto riferito dall’azienda, sembra che è stato individuato il problema alla base di questo malfunzionamento e che, nelle prossime ore, potrebbe essere risolto, come riferito agli utenti che, da due giorni, cercano di capire cosa sia successo.
Un “problema di natura tecnica” fanno sapere, che esclude attacchi informatici, pertanto, a rassicurazione dell’utenza i dati sensibili, le informazioni contenuti nelle e-mail e gli allegati delle stesse dovrebbero essere al sicuro, in quanto rappresentano “il bene più prezioso” che non sarebbe “in pericolo”.
Pertanto, l’unica cosa che gli utenti possono fare, nelle prossime ore, è sperare che il disservizio venga risolto e ripristinato il servizio di posta elettronica che viene utilizzato da milioni di utenti, sia per comunicazioni personali che per lavoro.
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