Virginia Raggi si confessa sui primi mesi da sindaca di Roma ma finisce per scatenare l’ironia del web alludendo a una sorta di complotto dei frigoriferi. Come, un complotto dei frigoriferi? Tutto è nato da una delle dichiarazioni rilasciate nella lunga intervista al quotidiano “La repubblica”, in occasione dei suoi primi quattro mesi in Campidoglio. Mesi difficili, ricchi di gaffe, indecisioni e polemiche interne ed esterne al Movimento 5 Stelle.
Tema bollente i rifiuti. L’Ama, la società che si occupa della gestione, è al collasso, tanto che molti marciapiede romani sono ridotti a discariche a cielo aperto anche in centro. E cosa si trova per terra? “Devo dire che non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada. Non so se vengono fatti dei traslochi, se tanta gente sta rinnovando casa, ma è strano… “, si interroga la sindaca. Strano cosa? “È un po’ strano, ci sono frigoriferi che invece di essere portati all’isola ecologica vengono buttati vicino ai cassonetti e non è mica un lavoro semplice portarli lì, non so neanche come facciano. Però il frigorifero è già tutto sfondato e graffiato. Mi sembra strano”. Che ci sia un complotto da parte di qualcuno per riempire la Capitale di frigoriferi? “E questo io non lo so. Le isole ecologiche ci sono e ora finalmente funzionano ma adesso abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini, si vedono ancora cassonetti vuoti e troppi rifiuti appoggiati fuori”.
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Chi c’è davvero dietro questi elettrodomestici? La rete, come sempre, si è scatenata e la povera sindaca è finita di nuovo per essere sbeffeggiata. Qualcuno ha ironizzato sul tipo di piantine coltivate: “Noi abbiamo arato un terreno e cominciato a seminare, le prime piantine si vedono già nascere”, ha detto infatti la prima cittadina nella stessa intervista. Qualcun altro ha ipotizzato anche un complotto di materassi, caldaie e vecchi televisori. E ancora, un simpaticone su Facebook: “Ecco perché stamattina il frigo mi guardava strano”. Fino alla sarcastica accusa a Roberto Giachetti del Pd di aver acquistato centinaia di frigoriferi usati solo per lasciarli per strada e boicottare la Raggi. Ecco una gallery di foto prese da Twitter.
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Le priorità per Roma
A parte i frigoriferi, la Raggi ha affrontato diverse questioni scottanti, valutando il suo operato e confessando per chi votava in passato. Ecco le dichiarazioni principali. Tre le priorità per Roma: “Rifiuti, trasporti e trasparenza”. Sui rifiuti: “Dobbiamo incidere molto sulla raccolta differenziata, che in alcuni quartieri non è mai partita”, “vogliamo mettere incentivi fiscali per tassare meno quegli esercizi che offrono prodotti alla spina e producono meno imballaggi”, ed educazione culturale dalle scuole. Anche se “nel frattempo è inevitabile mandare i rifiuti fuori”, negli inceneritori delle altre città. Trasporti: “La situazione dei trasporti a Roma è disastrosa e la prima urgenza è cominciare a garantire un servizio degno: mezzi così vecchi e usurati che non si possono riparare, per questo abbiamo preso 150 autobus nuovi in leasing”. Trasparenza e “stop agli sprechi”.
Sull’assessore Muraro
E qua la conversazione è finita inevitabilmente sul caso dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, indagata per reati ambientali. La sindaca difende la scelta di averla difesa, appellandosi al garantismo: “Per quanto ne so dell’inchiesta sui presunti reati ambientali, perché nella fase dell’indagine sono sempre presunti, ma in realtà lo sono anche se si andasse a processo finché non si arrivasse a una condanna, io so solo che c’è questa presunta contestazione. Vorrei capire di cosa si tratta e poi all’esito di questa disclosure, se e quando ci sarà, prenderemo una decisione”. Ad esempio nel momento in cui arrivasse l’avviso di garanzia, ma “ad oggi io non so nulla”.
Su Grillo e le guerre intestine al M5S
Ha ammesso di sentire Beppe Grillo, ma solo ogni tanto: “No, non mi sento sotto esame”. Sulla rivale Roberta Lombardi: “I giornali spesso ingigantiscono situazioni che sono in realtà più piccole. Tutte queste lotte intestine non le sento”.
Sul No alle Olimpiadi e sul curriculum
Sul No alle Olimpiadi Roma 2024: “La cementificazione non era un rischio ma una certezza, piuttosto il problema delle Olimpiadi era il debito mostruoso che avrebbe lasciato“. Ma non chiude ai nuovi stadi della Lazio e della Roma, purché vengano fatti “nel rispetto delle leggi”. Perché non ha messo nel curriculum alcuni particolari che potevano gettare ombre sul passato, come il tirocinio presso lo studio Previti e i legami con l’avvocato Pieremilio Sammarco? “Nessun avvocato inserisce mai nel curriculum lo studio nel quale ha fatto la pratica. Non ho nemmeno detto per quali ristoranti ho fatto la cuoca o famiglie in cui ho lavorato come babysitter”.
Virginia Raggi è di destra o di sinistra?
Se potesse tornare indietro, farebbe qualcosa in modo diverso? “No, forse no. Perché anche se non sono stata perfetta in tutto, qualche sbavatura è stata necessaria per capire e migliorare. Vorrei avere più tempo per uscire e andare in giro per la città invece che stare riunita qui tutto il giorno”. Infine, una curiosità: Virginia Raggi è di destra o di sinistra? Per chi votava prima di entrare nel M5S? “Più o meno sempre a sinistra, mi hanno detto che il Pd è nato nel 2006 o 2007, posso dire che ho votato a sinistra e credo di aver votato una volta anche per i Verdi e una per Di Pietro”.
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