Con il primo consiglio comunale è cominciata l’era del sindaco Virginia Raggi a Roma. L’assemblea capitolina, in cui è stata anche presentata la giunta, è stata trasmessa in diretta streaming sul sito di Beppe Grillo e del Comune di Roma. “Giornata storica, cittadini che riprendono in mano la loro città dopo anni abbandono della politica”, aveva twittato il sindaco in mattinata. Alle 15 appuntamento in un’aula Giulio Cesare gremita di esponenti del Movimento 5 Stelle e avversari, 216 tra giornalisti e operatori, e parenti.
Presenti, tra gli altri, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Carlo Sibilia, e i membri del mini-direttorio M5S come Gianluca Perilli e l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo. Non sono mancati anche gli sconfitti alle elezioni comunali, Roberto Giachetti (che ha scambiato con la Raggi un abbraccio) e Giorgia Meloni.
Il figlio Matteo ‘ruba’ il posto al sindaco
Nel pubblico i familiari dei neoconsiglieri e del sindaco: in seconda fila il marito Andrea Severini e il figlio Matteo. Il piccolo, prima di cominciare, ha “rubato” il posto alla mamma, andandosi a sedere sul suo scranno e imparando l’uso del microfono e del computer. “Sono molto emozionato e molto contento. Certo, le ho fatto gli auguri”, ha detto il marito. I due sono separati. Lui, dopo la vittoria al ballottaggio, le aveva scritto una lettera strappalacrime.
L’inno nazionale e il minuto di silenzio
Ad aprire la prima assemblea l’inno nazionale, che ha mostrato una Raggi emozionata. Poi il minuto di silenzio da lei richiesto per Beau Solomon, lo studente americano ucciso dopo essere stato buttato nel Tevere. Infine l’apertura della seduta da parte del capogruppo Marcello De Vito: “Presenti la sindaca di Roma Virginia Raggi e i 48 consiglieri. Dichiaro aperta la seduta”. I consiglieri del M5S si sono seduti sugli scranni di sinistra insieme a quelli del PD, che si sono rifiutati di sedersi a destra insieme agli altri esponenti dell’opposizione.
La presentazione della squadra
La prima del consiglio è stata anche l’occasione per presentare la squadra definitiva degli assessori: cinque uomini e cinque donne. Accanto a Virginia Raggi, sindaco con delega al Personale, ci saranno Paolo Berdini (Urbanistica), Paola Muraro (ambiente), Luca Bergamo (cultura), Linda Meleo (trasporti), Flavia Marzano (semplificazione), Laura Baldassarre (sociale), Adriano Meloni (commercio), Marcello Minenna (bilancio), Daniele Frongia (vicesindaco).
Questo il commento dell’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo: “La giunta Raggi è una squadra di alto livello, anche internazionale. Ci sono persone molto valide, che dimostreranno di potere trasformare questa città. Se ci sono state divergenze interne al movimento per la composizione della giunta? In realtà la stampa ha enfatizzato, noi abbiamo preso un po’ più di tempo per non sbagliare, il M5S non è legato a logiche spartitorie. Oggi vogliamo essere qui, anche il direttorio nazionale e locale, perché è un momento storico”.
Lo Cicero (escluso all’ultimo): “Buon lavoro Virginia”
Tra gli scartati, a sorpresa, il campione rugbista Andrea Lo Cicero. Tra i primi assessori ufficializzati, con destinazione Sport e politiche giovanili, all’ultimo momento è stato fatto fuori. Probabilmente ha pagato una frase detta dieci anni fa giudicata omofoba (“le protezioni sono roba da frocetti”) e un insulto ai rom (“zingaro di m…”). Lui l’ha presa bene e, tramite Facebook, ha fatto gli auguri al sindaco.
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