In Italia i casi di positività al Virus West Nile sono raddoppiati nel giro di una settimana. 71 i nuovi positivi in 7 giorni e 2 le vittime.
Sono 15 in totale le vittime, 2 nell’ultima settimana. L’Istituto Superiore della Sanità ha fornito, lo scorso 23 agosto, i dati relativi ai nuovi infetti al Virus West Nile. Nella settimana monitorata sono stati 71 i nuovi positivi registrati, e 2 i decessi.
Se per quanto riguarda il Virus Usutu, durante l’ultima settimana non vi sono stati aumenti tra i positivi, sono saliti i contagi da West Nile nel nostro Paese. Lo ha riportato l’Istituto Superiore della Sanità, che continua a monitorare l’andamento dell’infezione. Gli esperti hanno divulgato gli ultimi dati in aggiornamento, datati 23 agosto, che hanno mostrato un incremento di contagi in Italia durante la settimana di ferragosto.
Si tratta di 71 nuovi positivi, a fronte di un totale di 301, dall’inizio del mese di giugno 2022. Il virus del Nilo occidentale ha mietuto altre 2 vittime, portando dunque il totale a 15 in poco più di due mesi. Usutu rimane invece fermo a quota 3 casi in Italia.
Il report dell’ISS ha messo in luce inoltre le varie forme con cui la malattia si è presentata nei 301 pazienti attualmente positivi.
Sono 160 le infezioni in forma neuro-invasa, di cui ben 85 in Veneto. Nel dettaglio, segue l’Emilia Romagna con 35, il Piemonte con 19, la Lombardia con 8 pazienti, 7 in Friuli, 3 in Toscana e 1 in Sardegna.
Gli studi condotti dall’istituto della Sanità hanno inoltre fatto emergere la presenza dell’infezione anche negli animali. I numeri parlano di 186 pool di zanzare, portatrici della malattia, positive. Sono 15 i focolai negli equidi, 142 tra gli uccelli, comprese le specie selvatiche.
Al momento, non sono chiare ancora le terapie per far fronte a tale infezione, e l’ISS chi ha tenuto anche a sottolineare che non esiste un vaccino contro il Virus. Il contagio, che avviene dunque tramite le punture delle zanzare, può essere limitato prendendo delle precauzioni.
Per far fronte alla diffusione servirebbe secondo l’Istituto Superiore della Sanità mettere in pratica tutte quelle misure che già in gran parte vengono utilizzate contro le zanzare. Ossia, zanzariere nelle finestre, camice, maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, soprattutto al tramonto e all’alba. Importante anche non permettere alle zanzare di riprodursi, di deporre le uova, non lasciando pozze d’acqua che possano ristagnare, e munirsi di repellente.
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