In provincia di Parma è stato segnalato il primo caso del virus West Nile del 2023. Quest’anno il periodo di trasmissione delle malattie provenienti dagli insetti si è anticipata di molto.
I medici hanno riscontrato la presenza del virus nel sangue di un donatore della provincia di Parma. Provincia già colpita dal virus circolante attraverso gli animali vettori.
La circolazione del virus era, in realtà, stata già riscontrata nel mese di maggio 2023 all’interno del nostro paese.
L’Istituto Superiore di Sanità ha riscontrato il primo caso del 2023 del virus West Nile nell’uomo. A quanto pare, il soggetto colpito sarebbe un donatore di sangue della provincia di Parma.
L’Iss ha affermato che quest’anno la stagione di diffusione dei virus provenienti dagli insetti è cominciata più velocemente. Ora sono 14 le provincie italiane coinvolte, appartenenti a cinque regioni, tra cui Lombardia, Piemonte, Sicilia, Sardegna e Emilia Romagna.
Inoltre l’Iss afferma che a partire dalle prossime settimane è possibile che vi sarà un netto aumento dei casi, a causa delle condizioni metereologiche e soprattutto a causa delle numerose emergenze idro-geologiche generate da eventi atmosferici estremi.
Questi eventi sono, molto spesso, la causa di diverse malattie infettive, come appunto il virus West Nile.
Attualmente non esiste una cura o un vaccino contro il virus. Attualmente, dunque, l’unico strumento di prevenzione dal virus è quello di cercare di evitare le punture di zanzara.
Il virus venne identificato per la prima volta nel 1937, nel sangue di una donna in Uganda, precisamente nel distretto West Nile.
Questo è un virus a RNA che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae. Esso si contrae attraverso la puntura di una zanzara infetta, anche se in realtà i principali vettori sono gli uccelli. Normalmente, le zanzare si infettano pungendo un uccello, per poi passarlo anche all’uomo.
In ogni caso, il virus non può essere trasmesso da persona a persona. Gli unici vettori sono dunque gli animali.
I sintomi più comuni del virus sono febbre, mal di testa, vomito e linfonodi ingrossati. Normalmente questi durano pochi giorni e solo in casi rari posso prolungarsi per settimane.
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