Un nuovo allarme sull’epidemia di Zika arriva dagli Stati Uniti dove sono stati riscontrati 14 casi di trasmissione del virus per via sessuale. A lanciarlo è il Centers for Desease Control and Prevention (Cdc), la massima autorità sanitaria americana: il dato, nuovo per gli scienziati, è tale che si teme un peggioramento della situazione a livello esponenziale, come fu per l’epidemia di Ebola. Sui 90 casi accertati negli States, la trasmissione per via sessuale rappresenta a oggi il 10%, mentre finora si riteneva che potesse accadere solo in rarissime occasioni.
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Secondo la letteratura scientifico-medica, il virus Zika si trasmetterebbe solo con la puntura delle zanzare appartenenti alla famiglia Aedes, mentre i casi di trasmissione da uomo a uomo sarebbero praticamente a livello zero.
Le conferme scientifiche attuali invece mettono tutto in discussione. Negli USA sono 90 i casi accertati e di questi 14 sono avvenuti per via sessuale. In particolare, si tratta di donne che hanno contratto il virus Zika dopo un rapporto sessuale con uomini di ritorno dai Paesi del Sudamerica, dove la malattia è molto presente. La trasmissione, al momento, sarebbe limitata da uomo a donna, mentre non si sono riscontrati casi di contagio da donna a uomo.
Gli scienziati del Cdc hanno lanciato l’allarme perché finora la trasmissione per via sessuale era limitata a casi rarissimi. Questa scoperta invece, aprirebbe a nuovi scenari molto più preoccupanti: se il contagio per via sessuale crescesse a livello esponenziale, sarebbe sempre più difficile limitare il contagio specie nei Paesi dove i focolai del virus sono numerosi.