Visite fiscali: reperibilità uguale per dipendenti privati e pubblici, la proposta di Boeri

Dal primo settembre parte la sperimentazione delle visite fiscali condotte dall’Inps sia per i lavoratori privati che per i lavoratori pubblici, che finora erano a cura delle Asl. Del decreto facente parte della riforma Madia sulle visite fiscali ne avevamo parlato dettagliatamente in questo articolo: la novità mira proprio a scoraggiare i ‘furbetti’ dell’assenza nel week end e durante i ponti.

Per questo i controlli saranno maggiormente effettuati il lunedì, venerdì e nei giorni a ridosso delle feste, ma con fasce orarie differenziate per quanto riguarda dipendenti privati (10-12 e 17-19) e dipendenti pubblici (9-13 e 15-18). La proposta del presidente INPS, Tito Boeri è dunque quella di uniformare le fasce di reperibilità nei giorni di malattia di tutti i lavoratori, sia pubblici che privati passando da quattro a sette ore.

VISITE FISCALI: LA PROPOSTA DI BOERI

Al momento le fasce di reperibilità per quanto riguarda le visite fiscali in caso di malattia sono 10-12 e 17-19 nel settore privato, mentre quelle del pubblico sono 9-13 e 15-18. A chiedere il cambiamento in nome di una maggiore uniformità nei controlli è il presidente dell’Inps, Tito Boeri. Questo cambiamento – ha detto il presidente Inps ‘è auspicabile’ per evitare che ci siano differenze dal momento che dal 1 settembre l’Inps avvia il Polo unico delle visite di controllo.

VISITE FISCALI NOVITA’
Tra le novità di rilievo c’è quella dei controlli multipli, ossia la visita fiscale potrà essere svolta allo stesso dipendente assente anche due o più volte, in base alle segnalazioni considerate ‘sospette’ dagli incroci informatici dell’Inps realizzati in base alla storia del lavoratore.

La percentuale delle visite – ha spiegato il presidente Boeri – dovrebbe essere molto superiore nel settore pubblico rispetto al privato, che al momento è del 5% sui certificati presentati.

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