Visto USA: ora dipenderà anche dai profili sui Social Network

American passport

Il rilascio del visto per entrare negli Stati Uniti, a breve dipenderà anche dai contenuti pubblicati dal richiedente sul proprio profilo Facebook o Twitter. E’ la nuova misura di controllo, in corso di definizione, voluta dall’amministrazione Obama, per limitare ulteriormente gli ingressi nel Paese, soprattutto dopo la strage di San Bernardino, gli attentati di Parigi e le altre tragiche vicende legate al terrorismo internazionale.

Subito dopo la strage in California, in cui due killer hanno aperto il fuoco senza tregua contro una scuola per disabili, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale si è attivato per definire una serie di norme che verranno messe in atto, al fine di dare un deciso giro di vite al rilascio dei permessi.

Nell’ambito di questo progetto, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, sarebbe allo studio un piano per controllare post e immagini pubblicate sui vari Social Network dal richiedente il visto. Tale procedura dovrebbe diventare parte integrante del processo di controllo che porta al rilascio o meno del visto per gli Stati Uniti.

E’ un metodo che potrebbe rivelarsi utile, tuttavia nasconde delle insidie: il controllo dei profili andrebbe a scontrarsi con le impostazioni della privacy. Per questo il Governo potrebbe stabilire particolari accordi con le varie piattaforme Social per avere comunque accesso ai dati protetti.

Ad oggi, questo genere di controlli è stato effettuato in un numero limitato di casi, all’interno di un progetto pilota iniziato proprio nel 2015.

Ad ogni modo, si tratta di una procedura che necessita di alcuni perfezionamenti, considerato che Tashfeen Malik, la donna di origini pakistane e attiva su Facebook, responsabile della strage di San Bernardino, è entrata negli Usa con un visto che solitamente viene rilasciato a futuri coniugi di cittadini Usa.

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