Il fenomeno di furti e scippi nelle grandi città è sempre all’ordine del giorno, soprattutto all’interno di metro e mezzi pubblici. Lo sa bene Ana, bosniaca di 29 anni che di mestiere fa la borseggiatrice a Milano. Intervistata dal Corriere della Sera, ha deciso di raccontare la sua giornata tipo.
“Lavora” 7 giorni su 7 da quando aveva 13 anni, madre di 9 figli di cui l’ultimo nato a dicembre, semianalfabeta, dice che l’unica cosa che le riesce fare bene è rubare.
Il Corriere della Sera ha intervistato Ana, una ragazza bosniaca di 29 anni, madre di 9 figli, l’ultimo nato lo scorso dicembre. Lei è una delle tante borseggiatrici di Milano, vantando alle spalle una carriera di 16 anni. Ha raccontato di “lavorare” 7 giorni su 7, inizia il suo turno la mattina per terminare la sera e ha deciso di rubare per mantenere i suoi bambini e il marito disoccupato che vive in Bosnia.
Ana ha raccontato che, in media, riesce a portare a casa, in una sola giornata, un bottino che varia dai 500 sino ai 1000 euro. Il suo segreto è quello di lavorare da sola o al massimo in compagnia di un’altra persona per non dare troppo nell’occhio.
La sua tratta è quella tra il Duomo e la stazione centrale di Milano, considerate tra le metro con un alto flusso di persone tra turisti, residenti e pendolari.
Ana, al Corriere della Sera, racconta le tecniche e le strategie da lei adottate, quasi sempre le stesse. Un modus operandi insegnatole dalla zia, quando aveva solamente 13 anni. Una carriera iniziata nella metropolitana romana, dove ogni tanto torna in azione in memoria dei vecchi tempi.
La borseggiatrice spiega di posizionarsi nelle vicinanze dei distributori automatici dei biglietti in maniera tale da osservare il passeggero dove ripone il portafoglio. Le sue vittime sono quelle più vulnerabili e distratte, la maggior parte di sesso femminile.
“mi sfilo il giubbotto e lo tengo al braccio, nascondendo la mano con cui frugherò nella borsa. Se pesco uno smartphone va bene uguale. Ma a volte ho sensi di colpa”.
Queste le parole di Ana mentre spiega il suo modus operandi. La 29 enne, madre di 9 figli, vive a Milano, in un appartamento condiviso con le sue colleghe di scippo in zona Niguarda, acquistato dai suoi genitori, i quali si sono trasferiti in Spagna.
Semianalfabeta, ha raccontato di non riuscire a fare nulla e che l’unica cosa di saper fare bene è rubare. Ana, dice pure di non aver paura del carcere, perché essendo mamma di un neonato non rischia nulla.
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