Ci troviamo a Faleria, in provincia di Viterbo, dove un bambino è rimasto chiuso per ore in uno scuolabus.
Il bimbo si è scusato con il maresciallo che lo ha trovato dopo molte ore nel deposito, riferendo che si era addormentato.
Bimbo chiuso in uno scuolabus a Viterbo
Un bambino di 8 anni è rimasto chiuso per ore in uno scuolabus e dopo diverso tempo al deposito è stato liberato.
Questa storia arriva da Viterbo, precisamente dalla frazione di Faleria e il piccolo protagonista si è scusato con l’uomo che lo ha ritrovato dicendo che si era addormentato durante il viaggio.
Ancora molto impaurito da quanto accaduto, il bambino è stato tranquillizzato dai Carabinieri che lo hanno salvato e poco dopo ha potuto riabbracciare la mamma, giunta nel deposito dopo essere stata avvisata dalla responsabile al trasporto.
Proprio questa sembrerebbe essere la colpevole di questa vicenda poiché era lei che doveva assicurarsi che il mezzo fosse vuoto al momento del parcheggio in deposito.
L’autista infatti, lo ha riposto senza controllare nulla ma none era suo dovere, tuttavia la famiglia dello sfortunato protagonista ha deciso per il momento di non sporgere denuncia.
La donna responsabile è corsa anche lei nel deposito scusandosi con la famiglia ed era davvero mortificata per quanto accaduto, anche perché vicende simili molto spesso sfociano in tragedia.
Fortunatamente invece stavolta il piccolo è salvo e a parte un po’ di paura che si legge ancora nei suoi occhi per essere rimasto solo in uno scuolabus chiuso, si riprenderà presto.
Il salvataggio
A dare l’allarme è stata una donna che passava nei pressi del deposito comunale per portare il suo cane a fare i bisogni e ha sentito delle urla provenire dall’interno, così ha avvisato subito i Carabinieri.
Questi sono giunti immediatamente sul posto e hanno individuato il bambino cercando di calmarlo mentre cercavano di capire come aprire il mezzo.
Un maresciallo delle forze dell’ordine parlava con il bambino cercando di farlo stare calmo e nel frattempo gli agenti tentavano di contattare il Comune per avere le chiavi dello scuolabus.
Finalmente il piccolo è stato liberato e scherzosamente i Carabinieri lo hanno tirato su di morale dicendogli “Guarda cosa ti sei inventato per non andare a scuola oggi!”.
Lui ha riso alla battuta ed è apparso sereno, specialmente quando poco dopo è corso incontro alla sua mamma che era molto in pensiero perché da ore non aveva notizie del bambino.
Un lieto fine che però poteva non essere tale se l’allarme non fosse stato dato con tempestività.