Il video virale del momento vede Vittorio Sgarbi rotolarsi in un autogrill come se fosse preda dei fumi dell’alcol. Ma per il noto critico d’arte ferrarese, nonché sindaco di Sutri e parlamentare della Repubblica, il vino non c’entra e ha spiegato che il siparietto era solo un gioco con la sua assistente che voleva impedirgli di comprare dei libri. Sarà pure come dice Sgarbi, ma un sindaco e deputato che si rotola alle tre di notte sul pavimento di un autogrill fa comunque un certo effetto…
Il video di Sgarbi che si rotola a terra è stato postato dal portale locale Viterbo News 24, che ha ricostruito la successione degli eventi in questa maniera: reduce dalla serata di gala dell’associazione Giusta Causa che si è svolta a Roma, dove peraltro gli è stato consegnato un premio, sulla strada di ritorno per Viterbo il critico d’arte ha chiesto al suo staff di fermarsi in un autogrill (erano circa le 3 di notte).
Ed è lì che è successo il ‘fattaccio’, documentato da video girato con uno smartphone e finito ovviamente sui social: nel filmato si vede Sgarbi, apparentemente ubriaco, riverso sul pavimento del locale mentre con estrema pazienza la sua collaboratrice Paola Camarco, anche lei finita a terra, tenta con fatica di rimetterlo in piedi.
Sgarbi smentisce di essere ubriaco nel video
La ricostruzione del portale viterbese è stata però smentita dallo stesso Vittorio Sgarbi, che in un altro video postato successivamente su Facebook (girato mentre si sta radendo la barba, vabbè) ha fornito la sua versione dei fatti, smentendo completamente la ricostruzione di Viterbo News 24.
‘Vi spiego com’è andata’, ha detto Sgarbi su Facebook, ‘Io non bevo, anche se non sono astemio. Bevo per diletto e per puro piacere solo lambrusco. Però succede che qualcuno mi vede a terra e pensa che io sia ubriaco, ricostruendo a modo suo una serata che in realtà non è stata particolarmente eccitante’.
‘La mia assistente mi ha spinto a terra per impedirmi di comprare dei libri’
Ecco il suo racconto: ‘Mi fermo in un autogrill e mi accorgo che in vendita non ci sono i soliti libri comuni e commerciali ma libri vecchi degli anni ’70, ’80 e ’90, addirittura un’enciclopedia letteraria di buona impostazione, a 1,90 euro a volume. Mi entusiasmo e comincio a prenderli ma la mia assistente, una ragazza molto spiritosa, nel tentativo di farmi risparmiare cerca, giocando, di impedirmelo e quindi mi strappa da questi scaffali e mi tira. Così finiamo entrambi a terra, ma qualcuno pensa che io sia ubriaco e lo scrive su un giornaletto di Viterbo. Ma era solo un gioco, un gioco che però è diventato un articolo che non racconta bene la serata. Io non sono mai stato ubriaco: è puro gioco, non c’è notizia e non c’è smentita’.
Amen.