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Curioso battibecco tra Vittorio Sgarbi e Paola Perego a Domenica In a conclusione dell’intervista che il polemico critico ha concesso al programma di Rai 1. Dopo aver dato ripetutamente del cornuto al co-conduttore Salvo Sottile (ma in un contesto assolutamente scherzoso), Sgarbi ha omaggiato del ‘simpatico’ epiteto anche il marito della Perego, il potente manager dello spettacolo Lucio Presta, scatenando la reazione della conduttrice che ha puntualizzato con educazione ma altrettanta fermezza: ‘Mio marito non è cornuto, mi dispiace‘!
Insomma quando c’è di mezzo Vittorio Sgarbi non ci si annoia mai, a dispetto delle ultimi vicissitudini non troppo positive (la morte dell’anziana madre, il malore che l’ha colpito poco prima di Natale e persino il furto nella sua villa-museo per un danno di 500 mila euro) che avrebbero potuto fiaccarlo e indurlo a vivere la vita in maniera decisamente più serena.
E invece il solito Sgarbi combattivo e provocatorio si è aperto quasi completamente a Paola Perego, ribadendo il suo pensiero, spesso non convenzionale, su diversi temi importanti come il matrimonio, la famiglia, la paternità, l’amore e anche la malattia. Per esempio riguardo il suo rapporto con la madre Rina, scomparsa ai primi di novembre, ha raccontato che probabilmente più che amarla lui l’ha ammirata, perché era una donna molto intelligente, e che gli dispiace soltanto non aver passato più tempo con lei nell’ultimo periodo: ‘Forse potevo vedere più mia madre nell’ultimo tempo, ma non sono mai stato sentimentale e mammista come qualcuno ha pensato. Quando ha iniziato a perdere colpi per la vecchiaia ho preferito defilarmi per non doverla commiserare’.
Non è mancata, e non poteva essere altrimenti visto il dibattito degli ultimi giorni, una sua considerazione sul matrimonio e la paternità: ‘Per me la paternità non esiste e sono contro ogni matrimonio, etero o gay che sia. Quando vengono da me a dirmi di essere incinta, io dico loro di tenerlo: è un figlio di Sgarbi, al massimo lo vendiamo, e infatti lo vendono a me’.
Poi Sgarbi ha rivendicato con orgoglio il conio dell’espressione ‘capra’ (‘Sono felice di aver inventato la formula capra che mi ha molto avvicinato ai giovani. Stro*zi sono molti, capra bisogna guadagnarselo’) e ha parlato dei rari momenti in cui riesce a stare da solo con se stesso: ‘Non sono mai solo, lo sono solo di notte quando scrivo. Ho bisogno di recuperare quello che il giorno mi ruba’.
Infine, prima del divertente show finale con l’epiteto ‘cornuto’ distribuito a destra e a manca, Vittorio Sgarbi è tornato velocemente sul suo recente malore, confermando che se non avesse prontamente ordinato al suo autista di condurlo subito in ospedale, sarebbe finita molto male: ‘Se avessi atteso un’altra mezzora sarei morto, così mi hanno detto i medici’.
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