La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, tramite un post su Twitter, ha annunciato di voler realizzare dei tribunali speciali per poter giudicare i crimini della Russia a seguito del conflitto contro l’Ucraina iniziato il 24 febbraio.
L’esecutivo europeo, infatti, si metterà da subito a lavoro nei prossimi giorni, inviando ai paesi dell’Unione una proposta ad hoc per fare in modo che le responsabilità della Russia possano essere giudicate davanti un tribunale speciale.
Da 9 mesi a questa parte, dall’inizio del conflitto ucraino, sono oltre 100mila gli uomini delle forze ucraine che sono stati uccisi dalle forze russe e circa 20 mila i civili che hanno perso la vita. A dichiararlo è la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen, attraverso un video postato sul suo profilo Twitter:
“La Russia deve pagare per i suoi crimini orribili. Collaboreremo con la Corte penale internazionale e contribuiremo alla realizzazione di un tribunale specializzato per giudicare i crimini della Russia”.
Queste le parole della politica tedesca, affermando che la Russia deve pagare per tutto quello che ha commesso dal 24 febbraio sino ad ora. La sua proposta, che nelle prossime ora sarà inviata a tutti i paesi membri dell’unione, sarà quella di istituire una corte speciale sotto l’appoggio dell’Onu.
Mentre la presidente della commissione europea sta cercando di creare un tribunale speciale per i crimini commessi dalla Russia, dal fronte dell’Ucraina, gli uomini del Cremlino stanno cercando di occupare Luhansk, nella regione di Donetsk, nonostante le forze russe abbiano subito delle importanti perdite.
“stiamo resistendo e non permettiamo al nemico di realizzare le sue intenzioni”.
Queste le parole scritte dal presidente ucraino, Zelensky, sul canale Telegram, affermando che le forze russe stanno pianificando una invasione verso la zona sud del paese.
Infatti, nella giornata di ieri, nell’Ucraina orientale, sono stati uccisi 5 civili e 15, invece, le persone rimaste ferite. A dichiararlo Pavlo Kyrylenko, il capo dell’amministrazione militare regionale, aggiungendo che al momento risulta impossibile stimare il bilancio esatto delle persone decedute a Mariupol e Volnovakha.
Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, durante una intervista alla emittente radiofonica Sputnik ha dichiarato che la Russia non discuterà il trattato Start con gli Stati Uniti finché la Casa Bianca continuerà ad armare l’Ucraina.
“Gli Stati Uniti stanno pianificando di inviare più armi nella regione del conflitto in cui è stata coinvolta la Russia”.
Sono queste le parole di Zakharova spiegando che fino a quando ci saranno armi a Kiev, la Russia non si dimostrerà disponibile a discutere del trattato Start che riguarda la limitazioni delle armi nucleari, ad esempio.
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