[didascalia fornitore=”foto”]wikipedia[/didascalia]
La brutta disavventura è capitata a un ex studente dell’Università di Ferrara, che dopo ben sedici anni dal conseguimento della Laurea in Ingegneria Informatica tanto desiderata, ha scoperto che sul documento rilasciato dall’Ateneo c’era un clamoroso errore, ossia la sua valutazione era stata valutata per difetto, quindi riportava un punteggio più basso rispetto alla media reale di tutti i suoi esami svolti regolarmente.
Lo avevano valutato con il punteggio di 85 su 110 ma in realtà, da calcoli effettuati leggendo più accuratamente il suo libretto universitario, l’ex studente ha scoperto che la sua votazione è stata falsata e da questo calcolo sono scaturiti problemi pratici.
La vicenda ha fatto parlare molto in città, perché non si tratta solo di una questione di principio e di orgoglio da parte dello studente vittima dell’errore, ma di mancate opportunità professionali che si sono tradotte in mancato reddito. Opportunità a cui il 48enne ha dovuto rinunciare nella pratica, visto che tanti concorsi imponevano, come requisiti per l’accesso, votazioni superiori a quella che appariva sulla sua laurea.
L’Università sbaglia il calcolo della media dei voti
Alla base di tutta questa faccenda c’è un calcolo sbagliato della media ponderata. In pratica l’ex studente, libretto alla mano, ha calcolato che aveva effettuato 31 esami e non 27 come riportato sul certificato di laurea.
Il suo punteggio finale era dunque di 94, solo dagli esami, senza tesi. Ciò significa che dopo la discussione avrebbe potuto ottenere un voto tra i 95 e i 99 punti. Di sicuro non 85 come è invece stato registrato. “Partendo dai voti in trentesimi – ha raccontato l’ingegnere informatico – e facendo gli opportuni calcoli, in base alla formula, il voto di base della mia laurea doveva essere 93,76, a cui andava aggiunto il punteggio della mia sessione di laurea. La mia proclamazione doveva essere presumibilmente tra i 95 e i 99 punti”, ha concluso.
Il problema è stato dunque, evidentemente, un conto sbagliato della media ponderale delle votazioni degli esami.
Ma anche se sono passati 16 anni, l’ingegnere informatico ha deciso di proseguire con la denuncia nei confronti dell’università di Ferrara per il suo voto della laurea sottostimato. Il legale che lo segue ha provveduto a presentare un esposto in Procura contestando ”omissioni e falsi in atto pubblico”.