In arrivo dei voucher per la baby sitter, corrispondenti a 600 euro mensili, che potranno essere spesi, in alternativa, anche per i servizi per l’infanzia, come, per esempio, gli asili nido. Si tratta di una somma totale di 3.600 euro in 6 mesi, che possono essere concessi alle lavoratrici madri. Complessivamente sono disponibili 20 milioni di euro e verranno accolte le domande fino all’esaurimento dei fondi. La domanda deve essere presentata per il 2014 entro il 31 dicembre, attraverso il sito dell’Inps.
A stabilirlo è stato il Ministero del Lavoro, in collaborazione con il Ministero dell’Economia. E’ stato pubblicato un apposito decreto sulla Gazzetta Ufficiale numero 287 dell’11 dicembre 2014. E’ il decreto interministeriale del 28 ottobre 2014, secondo il quale questi voucher sono alternativi al congedo parentale.
A chi spettano i voucher
Possono usufruire dei voucher le lavoratrici madri, sia nel caso in cui siano dipendenti da un lavoratore privato che nella condizione di dipendenze da amministrazioni pubbliche. Ne possono fare richiesta anche le lavoratrici iscritte alla gestione separata dell’Inps, quindi anche le madri con contratto a progetto.
Al termine del congedo di maternità possono avere per gli 11 mesi successivi un contributo di 600 euro e rinunciando al congedo parentale. La cifra prevista all’inizio era di 300 euro, ma si è deciso di dare di più, perché negli anni precedenti sono state presentate pochissime domande e quindi sono rimasti dei fondi a disposizione.
Come fare domanda
Per poter usufruire del beneficio, le lavoratrici devono servirsi dei canali telematici dell’Inps, specificando a quale opzione sono interessate. Si può scegliere, quindi, tra buoni mensili per baby sitter e un contributo per l’accesso alle strutture pubbliche e private accreditate. Inoltre deve essere indicato anche per quanti mesi si vuole usufruire dell’agevolazione. Le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre, sia per il 2014 che per il 2015.
L’Inps pubblica l’elenco delle strutture pubbliche e private accreditate, in modo che si possa scegliere liberamente quale di esse si preferisca. Durante la compilazione della domanda online, gli utenti possono visualizzare l’elenco delle strutture. A tal proposito viene specificato che, prima della compilazione della domanda, bisogna verificare la disponibilità dei posti presso la rete pubblica dei servizi per l’infanzia o nelle strutture private.
Il decreto del Ministero del Lavoro e di quello dell’Economia stabilisce che il beneficio non può essere variato. L’unica possibilità è quella, eventualmente, di presentare un’altra domanda, sempre entro i limiti temporali stabiliti. Presentando un’altra domanda, viene revocata quella precedente. Il decreto interministeriale ha chiarito che, in previsione di un eventuale esaurimento dei fondi fino alla fine dell’anno, potrà essere indicato un valore massimo dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare, per poter avere accesso al beneficio.
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