Walter Biot, condannato dal Tribunale militare a 30 anni di reclusione per spionaggio, era stato arrestato due anni fa a Roma.
Colto in fragranza, mentre cercava di vendere documenti top secret a un agente russo per la cifra di 5mila euro Walter Biot. L’accusa per lui aveva chiesto l’ergastolo, per reato di spionaggio, ma occhi il tribunale militare ha deciso per una pena di 30 anni per l’ufficiale della Marina militare. Tra i documenti fotografi da Biot anche alcuni Nato riservatissimi, mentre uno era Top secret. L’accusa è stata quella di procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, segreti militari a scopo di spionaggio, fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato per il capitano di fregata.
E’ stato il giorno della sentenza a Walter Biot, condannato a 30 anni di reclusione dal tribunale militare. L’ufficiale della Marina due anni fa, in un parcheggio di Roma nella periferia, venne colto in fragranza di reato. Lì Biot infatti stava per vendere dei documenti a un agente russo, materiale top secret, pre la cifra di 5mila euro ha affermato l’accusa. Per lui era stato chiesto inoltre, vista la gravità e la fragranza, l’ergastolo.
Oggi però i giudici del tribunale militare hanno deciso per 30 anni. Secondo quanto si apprende dall’udienza, tra i documenti che Biot aveva intenzione di fornire – fotografati e consegnati – c’erano anche alcuni riservatissimi, Nato secret e uno top secret; in tutto pare siano stati 19.
Il commercio di documenti segreti, per l’accusa, rappresenta la gravità e l’infedeltà, oltre alla “capacità criminale” dell’accusato: “L’astuzia con la quale voleva dissimulare la sua azione. Quella del 30 marzo del 2021 è stata solo quella scoperta, ma possono essercene state altre” afferma il sostituto procuratore.
L’accusa è stata quella di procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, segreti militari a scopo di spionaggio, fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato e comunicazioni all’estero di notizie. La presidenza del Consiglio dei Ministri si è proclamata parte civile nel procedimento, così come il ministero della Difesa.
Ma Biot è sotto processo anche davanti alla Corte di Assise di Roma, visto che contro l’ufficiale anche la procura di Roma ha coonestato le accuse di spionaggio, per rilevazione di segreto di stato e corruzione. L’inchiesta è stata condotta dal pubblico mistero Ganfederica Dito, insieme al procuratore aggiunto Michele Prestipino.
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