Dopo il botta e risposta fra Usa e Cina in merito al presunto pallone spia, Washington ha sanzionato 6 imprese.
Non sono state sufficienti le scuse formali presentate dalla potenza mondiale e non hanno convinto coloro che dicono che si trattava di un dispositivo che stava effettuando rilevazioni meteorologiche. Dopo l’ordine di abbattimento, ora arrivano provvedimenti che riaccendono le tensioni fra i due Paesi.
L’esercito americano ha abbattuto il pallone spia dei cinesi che in questi giorni era stato avvistato nei cieli del Montana, vicino a punti sensibili come la base nucleare Malmstrom che contiene informazioni riservate e missili intercontinentali.
A causa del passaggio di tale oggetto di fabbricazione cinese, il segretario Blinken ha annullato i suoi impegni che lo vedevano ospite in Cina poiché ha definito oltraggioso questo gesto di spionaggio, fra l’altro a pochi giorni dalla sua visita ufficiale programmata da mesi.
Se dal canto loro le autorità hanno chiesto formalmente scusa riferendo che questo pallone e il secondo avvistato in America Latina servivano a scopi meteorologici, il Pentagono ha risposto in maniera incerta inizialmente, indeciso su cosa fare.
Poche ore dopo però è arrivato l’annuncio ufficiale di Joe Biden che ordinava all’esercito di abbatterlo in sicurezza, nel momento in cui si sarebbe spostato verso l’oceano e quindi la sua caduta non avrebbe provocato danni ai civili a terra.
L’episodio increscioso avrà sicuramente ripercussione nei già fragili rapporti che intercorrono fra le due superpotenze mondiali e la prima è arrivata poco fa.
Il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito alcune imprese cinesi nella lista nera, sanzionandole perché costituirebbero una minaccia per la sicurezza della nazione.
Questa decisione è arrivata pochi giorni dopo l’abbattimento del pallone spia e le 6 aziende colpite hanno legami con i programmi aerospaziali dei militari cinesi, compresa la fabbricazione di alcune componenti utilizzate per azioni di ricognizione e di intelligence.
Questo provvedimento rientra fra le risposte di Washington all’incursione del pallone nello spazio aereo e le autorità hanno constatato che diverse imprese sono coinvolte nella fabbricazione del pallone spia e altre componenti che vanno contro gli interessi ma soprattutto la sicurezza degli Stati Uniti.
Le sanzioni prevedono che queste aziende non potranno ottenere prodotti tecnologici dall’America senza che il governo di Washington dia un’autorizzazione particolare.
In questo modo il messaggio che si intende inviare è molto chiaro, ovvero l’uso di palloni ad alta quota che si è verificato nei giorni scorsi ha violato la sovranità degli Stati Uniti e l’invasione dello spazio aereo, ancor peggio in una zona particolarmente sensibile, ha minacciato la sicurezza del Paese.
Il sottosegretario del Commercio, Don Graves ha espresso con fermezza il concetto, tuttavia non ha chiarito la tipologia del rapporto fra le società cinesi che sono risultate coinvolte nell’accaduto e quindi sanzionate, e gli esportatori statunitensi.
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