L’attenzione ecologica contro il consumo e lo spreco d’acqua sta aumentando sempre di più nell’opinione pubblica, tanto che persino Papa Francesco nella sua recente enciclica non ha mancato di sottolineare i rischi che corre il pianeta a causa della leggerezza dell’uomo nello sfruttamento delle risorse idriche. Molto più prosaicamente c’è chi si ingegna per realizzare prodotti innovativi in piena filosofia green, come la Airbank, azienda leader in Italia sul fronte della sicurezza ambientale, il cui ultimo prodotto, Waterless, si presenta come un detergente che riduce a zero l’utilizzo di acqua e di prodotti chimici inquinanti.
Waterless promette di lavare qualsiasi tipo di superficie e materiale senz’acqua, come si evince facilmente dal nome, un prodotto che potrebbe risultare assai utile soprattutto in quei luoghi dove nelle stagioni estive scarseggiano le risorse idriche, e il lavare a secco può diventare una vera e propria ancora di salvezza. Gloria Mazzoni, general manager di Airbank, assicura che ‘Waterless tutela l’ecosistema evitando l’immissione in natura dei residui chimici e lo spreco di enormi quantità d’acqua solitamente utilizzate per il lavaggio di flotte aziendali, imbarcazioni o qualsiasi altra superficie lavabile industriale. Un prodotto efficace sotto ogni punto di vista, anche economico: facendo risparmiare acqua, Waterless garantisce anche una diminuzione dei costi sulle operazioni di pulizia‘. Oltre al consumo eccessivo di acqua, l’altra questione sensibile è l’immissione di sostanze inquinanti nelle acque di laghi, fiumi e mari, un problema che anche questo sembrerebbe essere ovviato da Waterless.
Il prodotto della Airbank infatti garantisce anche l’eliminazione delle nocive conseguenze derivanti dall’uso di detersivi chimici, in quanto è interamente composto di elementi naturali e biodegradabili al 100 per cento: Waterless è stato realizzato grazie ad acidi naturali ed estratti di erbe, differenziandosi rispetto agli altri prodotti in commercio, poiché evita la dispersione di tensioattivi e residui chimici contenuti solitamente nei normali detergenti. Basta uno spruzzo sulla superficie da pulire, e un panno in microfibra appena inumidito: la rivoluzione green passa anche, se non soprattutto, dai minimi gesti della nostra quotidianità.