Si aggiungono altri anni di prigione per l’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein, condannato a 16 anni ulteriori per un altra accusa di stupro a Los Angeles.
Sembra infinita l’epopea legale di Harvey Weinstein, ex produttore cinematografico ormai caduto in disgrazia, accusato di stupro e violenze sessuali da diverse persone.
L’uomo è già stato condannato a 23 anni di prigione dal tribunale di New York, ma ora arriva un’altra condanna che si aggiunge a quella già attiva, stavolta dal tribunale di Los Angeles.
Harvey Weinstein ancora condannato: altri anni si aggiungono alla reclusione
Continuano i processi ad Harvey Weinstein, accusato di stupro a Los Angeles stavolta, dopo essere già stato condannato a New York.
A 70 anni, Weinstein è stato condannato a dicembre, tre anni dopo essere già stato condannato a New York durante a un processo per crimini sessuali.
Ora, il tribunale di Los Angeles ha decretato una pensa di 16 anni di prigione, che si aggiunge a quella di 23 anni già assegnatagli al precedente processo. In totale, dovrà scontare 39 anni in carcere, tutti a causa dei suoi reati sessuali.
In questo nuovo caso, Harvey Weinstein è stato imputato per tre capi d’accusa, relativi all’accusatore Jane Doe 1.
Si parla di stupro forzato, copulazione orale forzata e penetrazione sessuale tramite oggetto estraneo. La giuria lo ha dichiarato, poi, non colpevole di violenza sessuale per contenzione che coinvolge un secondo accusatore, identificato come Jane Doe 2, e non è stata in grado di emettere verdetti per le accuse che coinvolgono Jane Doe 3 e Jane Doe 4.
Il team legale dell’ex produttore ha presentato ricorso, chiedendo un altro processo sostenendo che le prove sono state escluse perché l’imputato avrebbe avuto una relazione romantica con Jane Doe 1.
Il giudice della Corte superiore Lisa B.Lench ha rifiutato il ricorso.
Weinstein, arrivato in tribunale su una sedia a rotelle, si è dichiarato innocente.
Il caso Weinstein
Harvey Weinstein era un grande produttore cinematografico statunitense, affermato nell’industria dell’intrattenimento, grazie alla sua Weinstein Company e produttore di alcuni dei più grandi film di Hollywood.
Le prime accuse pubbliche arrivano nel 2015, quando il New York Times condivide le accuse di una donna di 22 anni, che parla di palpeggiamento inappropriato da parte dell’uomo.
La polizia comincia ad indagare e da lì arriviamo al 2017, con nuove accuse da parte di molte donne, che parlano di molestie sessuali e atteggiamenti inappropriati da parte del produttore.
Da questo caso, partito ufficialmente per vie legali, parte il movimento “MeToo” per i diritti delle donne e contro le molestie sessuali.
Circa 80 anni hanno testimoniato contro il produttore, dichiarandosi vittime di Weinstein e di violenze da parte sua.
Tantissime sono attrici, modelle ed ex dipendenti dell’uomo, che lo hanno accusato di molestie sessuali: tra queste Ashley Judd, Zelda Perkins, Liza Campbell, Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie e anche Asia Argento.