In Veneto è stata ricoverata una bambina di soli 20 mesi a causa del virus West Nile. La piccola oltre alla febbre alta, presentava una serie di bolle su tutto il corpo.
Una bambina di circa 1 anno e mezzo potrebbe essere il primo caso di minore ad aver contratto il West Nile nel Veneto. I nonni della piccola l’hanno immediatamente portata all’ospedale, dopo aver visto una serie di punture di zanzara su tutto il corpo, accompagnate da una febbre alta.
Dopo i dovuti accertamenti i medici hanno deciso di ricoverare la bambina nel reparto di neuropsichiatria infantile, a Borgo Trento. Per ora la situazione appare sotto controllo, in quanto la piccola non presenta sintomi anomali o eccessivamente preoccupanti.
Il virus West Nile appartiene alla famiglia dei Flaviviridae, fu isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile da cui prende il nome.
Gli uccelli selvatici o le punture di zanzara solo i principali untori del virus. Va inoltre specificato che questo tipo di virus non viene trasmesso attraverso il contatto tra uomo e uomo. L’unico modo di contrarlo è dunque venendo punti da una zanzara.
La maggior parte delle persone che contraggono il West Nile o sono asintomatici oppure sviluppano sintomi leggeri, tra cui febbre, dolori muscolari e ingrossamento dei linfonodi.
Al contrario solo una piccola parte della popolazione, ossia i soggetti immunodepressi già affetti da altre patologie, potrebbero avere reazioni molto più pericolose. Per esempio potrebbero intercorrere nella meningoencefalite o in altre malattie neurologiche gravi, anche letali.
Il motivo della maggiore diffusione di questo virus portato dalle zanzare nell’ultimo periodo, è sicuramente il cambiamento climatico e la maggiore presenza di zanzare, soprattutto nelle aree urbane.
Per questo le istituzioni stanno invitando la popolazione a prestare maggiore attenzione, proteggendosi con repellenti per zanzare e ad evitare il più possibile i ristagni d’acqua.
I contagi in Italia si limitano per ora unicamente nel nord della penisola. Il caso della bambina di 20 mesi, potrebbe essere il primo nel Veneto; che fino a questo momento ha ricoverato unicamente over 45.
Secondo l’ultimo bollettino diffuso, i casi totali nella regione sarebbero circa 105, con 9 casi a Verona, 62 a Padova, che è la provincia più colpita d’Italia. Considerando anche il fatto che circa 42 soggetti hanno contratto la forma neuroinvasima più grave.
Altri 5 casi a Rovigo e Treviso e 2 a Venezia. Per ora i decessi sono 8 di cui 5 a Padova, 2 a Treviso e 1 a Venezia.
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