Una donna di 54 anni è morta a Lodi un mese dopo aver contratto il virus West Nile. Inizialmente, si apprende, la paziente si sarebbe rivolta al medico di base ma alla luce dell’aggravamento delle sue condizioni si sarebbe reso necessario il ricovero.
La 54enne sarebbe deceduta all’ospedale di Lodi, dove si trovava ricoverata a seguito del peggioramento del suo quadro clinico. La donna morta poche fa avrebbe sviluppato una forma neuroinvasiva della malattia e per lei non ci sarebbe stato nulla da fare.
Secondo quanto riportato sulla paziente di 54 anni morta a Lodi per West Nile, riporta RaiNews, la donna sarebbe deceduta dopo un progressivo aggravamento del quadro clinico un mese dopo l’insorgenza dei primi sintomi.
Il quadro iniziale avrebbe spinto la donna a rivolgersi al medico di famiglia, ma il repentino peggioramento delle sue condizioni avrebbe portato a un ricovero in ospedale. La 54enne sarebbe stata trattata per diversi giorni presso la struttura della città prima dell’infausto epilogo.
Sempre secondo quanto riportato in queste ore da varie testate, la paziente 54enne deceduta a Lodi avrebbe sviluppato una forma neuroinvasiva della malattia e le sue condizioni sarebbero apparse molto gravi dopo un primo quadro di sintomi lievi.
Ad agosto la prima vittima di West Nile registrata in Lombardia, con il decesso di un uomo nella provincia di Brescia, ora la notizia della morte della paziente 54enne.
Una scheda sul portale EpiCentro dell’Istituto Superiore di Sanità spiega nel dettaglio cos’è West Nile e qual è la sintomatologia associata all’infezione.
Nota anche come West Nile Fever, febbre West Nile, è una malattia innescata dall’omonimo virus (Wnv) della famiglia dei Flaviviridae, isolato per la prima volta in Uganda nel 1937 nel distretto West Nile da cui ha preso il nome. Gli animali serbatoio del virus sono uccelli selvatici e zanzare, prevalentemente da zanzare comuni Culex le cui punture si rivelano principale vettore per l’uomo.
Il periodo di incubazione, dopo la puntura di una zanzara infetta, varia dai 2 ai 14 giorni, ma non sono rari casi di incubazione prolungata ai 21 giorni specialmente in soggetti con deficit immunitari.
Chi è colpito da West Nile è principalmente asintomatico. Fra i sintomatici si rilevano sintomi lievi come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati associati talvolta a sfoghi cutanei. Compaiono spesso anche dolori muscolari e arrossamento degli occhi, sintomi che rendono West Nile apparentemente simile all’influenza.
Meno dell’1% delle persone infette (pari a 1 persona su 150), spiega ISS, ha sintomi gravi che comprendono febbre alta, forti mal di testa, disorientamento, tremori, problemi alla vista, convulsioni e torpore che può arrivare fino a paralisi e coma. Nei casi più severi (stimati in 1 su 1000) il virus West Nile può provocare un’encefalite letale. Chi sopravvive può avere danni neurologici permanenti.
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