L’estate porta con sé, purtroppo, anche le zanzare. Insetti che, visto l’aumento delle temperature, arrivano anche ad esser di specie diversa da quelle comuni delle nostre zone. E portano, con loro, anche nuove infezioni rilevate dalle loro punture. Una di queste è la West Nile Virus.
Si tratta del primo caso individuato nel nostro Paese sull’uomo. Non c’è ancora alcun allarme, ma l’ISS guarda con attenzione.
Oltre al Covid, arriva in Italia una nuova infezione, portata questa volta da un insetto: le zanzare. È stato individuato, infatti, il primo caso di West Nile Virus e la persona contagiata è stata ricoverata presso l’ospedale di Baggiovara, nel reparto di Neurologia.
Si tratta della prima persona, originaria di Modena di 75 anni, contagiata e, nonostante sia stata punta da una zanzara e abbia contratto l’infezione, sta rispondendo in modo positivo alle cure alle quali è stata sottoposta.
Il paziente è arrivato al nosocomio la notte di martedì e, immediatamente, è stato sottoposto come primissima cura ad una puntura lombare, dove è stato prelevato del liquido, inviato poi al Centro per le emergenze microbiologiche regionale per capire di cosa si trattasse e da cosa fosse affetto il paziente stesso.
E’ risultato positivo a questo nuovo virus. Come dichiarato dall’ospedale, la prognosi del 75enne è riservata e si stanno portando avanti tutte le terapie del caso, alle quali il paziente sta ben rispondendo.
Ma che cos’è questo nuovo virus e di cosa si tratta? Attraverso la puntura di zanzara, il virus infetta l’uomo. Un’infezione che è, nella maggior parte dei casi, asintomatica e che, solo in rari casi, può avere sintomi come l’influenza e si porta avanti per alcuni giorni.
Nelle persone più fragili, però, si può sviluppare anche un tipo di malattia più grave, con forme neurologiche che richiedono, per forza di cose, il ricovero in ospedale.
Il caso segnalato si è manifestato in provincia di Padova ma, come segnala l’Istituto Superiore di Sanità, ad oggi non sono segnalati altri casi tipo con questo nuovo virus. Neanche negli altri Stati dell’Unione Europea e né in quelli vicini.
La circolazione di questo West Nile Virus è confermata, però, in regioni come l’Emilia Romagna, il Veneto (dove il primo caso sull’uomo è stato segnalato), la Sardegna e la Lombardia, in particolare sugli animali. La sorveglianza, soprattutto dei veterinari è allertata per cavalli, uccelli anche selvatici, sul nostro territorio.
Dalle analisi effettuate per capire l’iniziale diffusione e il possibile contagio del paziente, hanno rilevato la circolazione del “Lineage 2” di questo virus, mentre altre analisi per la diffusione del Lineage 1, già presente a Venezia, sono in corso in alcune delle principali città venete, fino ad estendersi anche al Friuli Venezia Giulia, come segnalato dal bollettino dell’ISS.
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