Sono già quindici i ricoverati nell’ospedale di Padova per la preoccupante crescita dei casi di contagio del virus del West Nile.
Tra i pazienti ricoverati la maggioranza sono persone anziane che presentano delle complicazioni cliniche ma anche persone relativamente giovani tra i 50 e i 60 anni, alcune delle quali sono attualmente assistite in terapia intensiva con sintomi gravi.
West Nile, i dati preoccupanti che non accennano a diminuire
È a dir poco preoccupante l’incremento degli ultimi giorni dei casi di persone infettate dal virus West Nille, soprattutto in Veneto. Nel veneziano i malati sono quasi raddoppiati e sono adesso ventinove. Ci sono stati anche quattro decessi di persone anziane, il più giovane dei quali aveva 71 anni. All’ospedale di Padova i pazienti ricoverati sono quindici e dieci di loro in gravi condizioni. È proprio nella provincia di Padova che è stato segnalato il primo caso di contagio umano a inizio del giugno scorso. Gli esperti sanitari padovani hanno delineato la situazione dell’infezione in città. A questo proposito è stata firmata dal primo cittadino, Sergio Giordani, un’ordinanza per la disinfestazione di alcune zone cittadine. In particolare, per limitare la possibilità di ulteriori contagi dopo la nuova scoperta dell’Usl cittadina del virus del Nilo occidentale in due residenti.
L’Istituto Superiore della Sanità riporta che dall’inizio dell’estato sono stati confermati almeno 230 casi d’infezione in tutta Italia con 13 morti per le conseguenze della malattia. Del totale dei contagiati, quasi quaranta casi sono stati identificati in donatori di sangue e tre persone non presentavano sintomi apparenti. La regione con la situazione più allarmante è il Veneto con quasi 150 casi riportati.
Consigli medici da portare a “in giro”
Il West Nile è un’infezione virale trasmessa dalle zanzare che può provocare forti stati febbrili e nei casi più complicati, la morte. Tuttavia, nella maggioranza dei casi le persone infettate non soffrono nessuna malattia o sono completamente asintomatici. I sintomi possono presentarsi dopo anche due settimane dalla puntura della zanzara vettore del virus. Per nostra prevenzione si possono seguire dei consigli pratici per diminuire sostanzialmente la possibilità di essere punti dalle zanzare.
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben, sottolinea l’importanza di “adottare le più elementari misure di contenimento del contagio”. Questo include l’utilizzo di repellenti per insetti, cercare di evitare luoghi aperti soprattutto la sera, non fermarsi nelle vicinanze di zone con acqua stagnate e, quando possibile, vestire coperti.