Con questo gesto che tutti facciamo su whatsapp possono scattare ben 500 euro di multa. Come evitarlo e rispettare la legge?
WhatsApp è diventato un alleato per la scrittura veloce e l’invio di vari messaggi durante il giorno. Grazie a questa applicazione si possono inviare non solo messaggi di testo, ma anche fotografie e vocali per parlare con il diretto interessato senza telefonarsi. Oggi fa capo a Meta ed è sicuramente l’applicazione di messangeria più usata nel mondo. Tra le varie cose che si possono fare con questa App, una in particolare è vietata: in caso contrario scattano ben 500 euro di multa. Meglio scoprire subito di che cosa si tratta.
Messaggi su WhatsApp: la rivoluzione moderna
È una rivoluzione moderna quella della App di WhatsApp che tutti quanti hanno sul cellulare. Per un attimo stava per essere “spodestata” dalla sua antagonista Telegram, ma pian piano ha saputo riprendersi il suo posto nel cuore degli utenti.
È nato come strumento per l’invio dei messaggi sul cellulare e poi è andato via via rivoluzionandosi. Oggi infatti è possibile non solo un uso prettamente personale, ma anche professionale con opzioni e particolarità molto interessanti. Come anticipato, gli utenti sono soliti mandare messaggi o foto ad amici e collaboratori, ma anche a svolgere una azione che non del tutto concessa dalla legge. Non è tutto, infatti chi fa in questo modo potrebbe ricevere una multa sino a 500 euro.
Usare WhatsApp: il gesto da non fare
Secondo la legge italiana si può commettere un reato anche solo facendo un semplice click oppure tap dal proprio cellulare. Con le telefonate che non si usano più, mandare un messaggino o un vocale risulta molto più veloce per tutti.
Ma attenzione, perché si potrebbe fare un gesto – seppur involontario – che la legge non consente. Il problema nasce quando si inoltrano i messaggi di una terza persona a soggetti che non sono autorizzati alla lettura del contenuto. Non si tratta solo di inoltro ma anche di uno screenshot che riporta il nome e le generalità del soggetto che ha inviato il testo/contenuto divulgato.
La costituzione italiana ovviamente mette l’accento su questo fatto, cercando di tutelare quelle che sono le conversazioni tra due soggetti. Il nocciolo della questione è semplice: non si possono inoltrare i messaggi se non si è autorizzati a farlo.
Per fare maggiore chiarezza, questo discorso vale per ogni tipo di corrispondenza e non solo quella inviata tramite messaggeria istantanea.
Inoltro dei messaggio: quali sono le sanzioni?
Tutte le persone che prendono cognizione di un contenuto inoltrato o che divulgano tali contenuti, possono ricevere una sanzione che parte da 30 euro e arriva sino a 500 euro (516 per la precisione).
Inoltrare un messaggio diventa un reato quando l’autore non è il destinatario di questa conversazione o contenuto. Una attenzione particolare quando nell’inoltro si rivelano i dati della persona primaria che ha inviato il messaggio, con violazione completa della privacy.
Questo vuol dire che da oggi in poi sarà preferibile non inoltrare alcun messaggio, se non autorizzati.