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Whitney Houston sarebbe stata abusata sessualmente quando era solo una bambina dalla cugina Dee-Dee Warwick, sorella maggiore della celebre Dionne. A rivelare il triste retroscena è il docufilm ‘Whitney’ diretto dallo scozzese Kevin Macdonald e presentato fuori concorso al Festival di Cannes.
Tra le rivelazioni shock del docufilm ‘Withney’, il presunto abuso sessuale subito dalla cantante in età infantile. A raccontare la vicenda è Gary Garland Houston, l’ex giocatore di basket nonché fratellastro dell’artista scomparsa nel 2012. L’uomo ha rivelato di aver subito lo stesso tipo di molestie.
Whitney Houston sarebbe stata abusata sessualmente dalla cugina Dee-Dee Warwick. Quanto dichiarato da Gary Garland Houston troverebbe conferma anche nelle parole di Mary Jones, assistente personale della cantante. Fu la stessa Jones a trovare il corpo senza vita di Whitney Houston in una vasca da bagno di una suite del Beverly Hilton Hotel. La cantante americana aveva parlato all’assistente di una donna che la molestava quando era solo una bambina.
‘Non ne ha mai parlato perché provava vergogna’, ha rivelato Mary Jones nel docufilm spiegando che Whitney Houston si sentiva in colpa. ‘Credeva di aver fatto qualcosa per far pensare alla cugina di volerlo…’, ha poi aggiunto l’assistente.
Whitney Houston e il fratellastro avrebbero subito le molestie in età infantile, tra i 7 e gli 8 anni. Dee Dee Warwick, cugina della celebre artista statunitense, è stata una cantante soul e R&B molto famosa negli anni Sessanta e Settanta, il suo successo è stato poi oscurato dalla sorella, la famosa Dionne Warwick con cui ha poi collaborato come vocalist. Dee Dee Warwick è scomparsa nel 2008, all’età di 63 anni dopo una lunga malattia.
‘Qualcuno mi ha detto di essere stato informato che Whitney era stata vittima di abusi e la vicenda, credo sia uno dei motivi principali che stanno dietro la sua auto-tortura’, ha raccontato il regista del docufilm a Vanity Fair.
Il film di Kevin Macdonald è stato presentato in anteprima al festival di Cannes. Il film ha avuto l’approvazione della famiglia della cantante scomparsa, a differenza di ‘Whitney: Can I Be Me’, film diretto da Nick Boomfield nel 2017.
Nella pellicola, Macdonald racconta altri retroscena della vita privata della cantante: dall’amore tormentato con il marito Bobby Brown ai rapporti con la figlia, Bobbi Kristina, scomparsa nel luglio 2015 all’età di 22 anni. Nel docufilm, molte le testimonianze tra cui quelle di Clive Davis, discografico della Houston, dello stesso Gary Garland, della madre dell’artista Cissy Houston e del marito Bobby Brown.
La pellicola dedicata alla cantante, morta annegata in una vasca da bagno nel febbraio del 2012, debutterà negli Stati Uniti il prossimo 6 luglio e arriverà nelle sale italiane dopo l’estate.
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